Post

Visualizzazione dei post da 2022

Annie Ernaux per Helgoland, giovedì 24 novembre presso la Libreria Masone

Immagine
Annie Ernaux è un'enigma, anche per chi, come me, la ama profondamente: i suoi romanzi sono disseminati di indizi, seguendo i quali il lettore può forse comprendere cosa la Ernaux vuol dirci. Che, cioè, la nostra storia individuale ( ogni storia individuale ) può essere raccontata per diventare  plurale . Occorre trovare le parole per dirlo: il linguaggio letterario mente , ponendo in essere una mediazione tra noi e la realtà. La materia incandescente dell'autobiografia richiede, invece, termini diversi, che sono quelli del nostro primo mondo (" le sole cose vere sono là ", scrive la Ernaux). È ciò che l'autrice sostiene ne "Il posto", il romanzo nel quale la sua scrittura svolta, per diventare "etnoscrittura". Il racconto dei singoli si trasforma in strumento per raccontare l'etica delle comunità umane. 📚 Di questo e di molto altro si è parlato ieri sera, in occasione dell'incontro organizzato,   presso la Libreria Masone di Beneven

L'inutile

Immagine
"(...) È difficile passare dall’inutile, la lettura, all’utile, la menzogna. All’uscita da un grande libro conoscete sempre quel sottile malessere, quel periodo di fastidio. Come se si potesse leggervi dentro. Come se il libro amato vi desse un viso trasparente, indecente: non si va per la strada con un viso così nudo, con quel viso denudato di felicità. Bisogna aspettare un po’. Bisogna aspettare che la polvere delle parole si sparpagli nel giorno. […] A cosa serve leggere? A niente o quasi. È come amare, come suonare. È come pregare. I libri sono dei rosari d’inchiostro nero, ciascun grano dei quali ti scorre tra le dita, parola dopo parola". Christian Bobin, da ‘Mille candele danzanti’.

Ballata per la sirena ~ Arturo Belluardo

Immagine
  Siete pronti a immergervi nel poema del mare, lattescente e infuso d’astri? Perché è questo ciò che Arturo Belluardo  chiede ai lettori con la sua “Ballata per la sirena ”, edita da Giulio Perrone: di attraversare la sozzura del mondo, la sua vertiginosa iniquità e bruttezza, per discendere sul fondo del mare, dove l’acqua è tiepida e stordente e profumata,  e arrivare fin dentro al ventre della dura madre , all’origine di tutte le cose.   E’ un viaggio - il suo - che reclama attenzione e costanza, perché si affida a una scrittura densa, femminile, dolorante. Un viaggio che è pulsione di vita e -   soprattutto - di morte, che è sesso e amplessi misericordiosi alla maniera di Philip Roth, nell’impossibilità di un vero ritorno. Vita e morte sono, in fondo, ciò che sappiamo: la medesima cosa.   Belluardo ricorre al mito e la sua scrittura è colta, coltissima, inchioda il lettore fino all’ultima pagina e lo tramortisce, facendolo sentire in colpa, responsabile di ciò che acc

Sei giorni in Estremadura, cosa vedere

Immagine
L'Estremadura è Spagna profonda, va bene per i cuori romantici e per i viaggiatori che amano l'autentico. Vicina al Portogallo, a un passo dall'Andalusia, a est si ricollega alla rutilante Madrid, da dove il viaggio può iniziare e dove può anche finire... Sabato - La prima tappa, atterrati all'aeroporto della capitale e percorse circa due ore e trenta di autostrada (pagando non più di 4,00 euro di pedaggio in tutto) è Plasencia .  Piccola città caratterizzata da bei palazzi medioevali e rinascimentali, racchiusa in una cerchia di mura parzialmente conservate, ha un centro storico caratterizzato da due cattedrali (Vieja e Nueva) inglobate tra di loro. Plasencia va girata a piedi e lentamente. Affascinante il palazzo del marchese di Mirabel, da visitare pagando un ticket (4,00 euro) al simpatico custode: sale, ampi spazi in cui visse la famiglia e i suoi discendenti, cortili ombreggiati, una terrazza adornata da colonne e reperti di epoca romana. Un bel quadro del tempo

Quando i poeti dialogano: Cinzia Caputo e Lello Agretti

Immagine
(Come dialogano, tra di loro, i poeti?  Di cosa parlano?   Qual è il linguaggio segreto che muove le loro conversazioni? Roba da affidare a lettere scritte a penna, o a mail da inviare di notte al destinatario, quando tutto tace, e si vuole preservare qualcosa di vero che vive e palpita, ancora... Ho l'onore di ospitare, in questo post, un dialogo serrato tra la poetessa Cinzia Caputo e il poeta Lello Agretti.  Mi sento un'intrusa, provo a farmi da parte.  Taccio.  Ascolto...) Ascendere (Lello Agretti) Sono i penultimi passi però fantasmi e paure abitano  i miei giorni ancora. Sui vetri della finestra come incorniciate non opere maestose scorrono ma deserti e mari attraversati immagini di paesaggi scorci di stagioni rivedo le ore buie e quelle tremende incontri felici con maestri con le amate per sempre… Ecco delicate figure  ora vivide sembianze adesso certe voci come di nostalgia passano i ponti gettati tra me e l’intorno  sempre portando in palma di mano il cuore nulla che n

Praga, tra Kafka, birra e vecchi caffè

Immagine
E così,  tornare . Quanti anni sono passati? Quindici, venti? Lasciamo fare al caso, attraversiamo strade, arriviamo alla Torre delle polveri; guardiamo la Moldava accarezzare gli argini, le piccole talpe sguazzare nel fango, osserviamo la vita lungo il fiume: ragazzi sdraiati al sole, i pedalò che scivolano lenti sull'acqua. Ponte Carlo pullula di persone, si inneggia all'Ucraina, sventolano bandiere gialle e blu. In questo modo, scopriamo una città che non ricordavamo - non così, almeno: allegra, vivace, luminosa. Abbiamo deciso di viverla attraverso i suoi caffè storici, luogo di incontro di intellettuali, poeti, artisti, o facendo sosta nelle sue birrerie tipiche.  Kafka , nelle kavarne , ci andava per incontrare gli amici, bombetta calata sul viso, incerto sulle gambe magre di cui si vergognava. Svolgeva un lavoro grigio con dedizione e serietà, ebbe pure una discreta carriera in campo assicurativo. Era ambizioso, certo; ma non ricco di quella tenacia che consente grandi

Mostra tattile "Momenti salienti nell'arte e nella fotografia" a Benevento

Immagine
"Momenti salienti nell’Arte e nella fotografia”, mostra tattile a Benevento 🎞📷🎨 L'essere umano è in grado di raccontare, attraverso l’arte, la pesantezza e la leggerezza dei corpi; di narrare il dolore, il piacere, la solitudine, la brutalità della vita. L’uomo sa dire, grazie alla creatività, il non esprimibile altrimenti. Ci sono immagini che hanno fatto la storia: in una di queste, un uomo è tra le braccia del suo soccorritore, sdraiato come il Cristo nella Pietà di Michelangelo; il suo volto è reso diafano dalla morte che sta per ghermirlo.  In un’altra fotografia, un giovane si tuffa nel vuoto durante l’attentato dell’11 settembre a New York: la sua giacca si apre nel salto, ma il corpo appare composto, pronto a sfidare l’abisso.  Nel 1969 l'Uomo, con Armstrong, mette piede per la prima volta sulla Luna: la fotografia cristallizza il momento e lo consegna all’eternità. Grandezza e miseria dell’essere umano, capace di abissi e di risalite, di interconnessione con la

Il seme

Immagine
Alla fine, ho deciso di occuparmi della tua casa. Sono diventata una governante ordinata e severa. Tu lo sai, non sono brava, in certe cose. Altre mani, più accudenti delle mie, si occupano oggi del tuo corpo e dei suoi bisogni. Io, invece, metto a posto le tracce della tua vita: a casa tua, ogni cosa parla di te e della donna che sei stata.  Ho sistemato le piante sul balcone, gettato vecchie riviste, spaghi, piatti sbeccati. Ho tolto la polvere, messo in ordine i tuoi libri, gli appunti nascosti tra le pagine; in alcuni di essi raccontavi dei tuoi momenti di sfasamento, di quella volta in cui un signore gentile ti aveva accompagnato a casa: era da un paio d'ore che vagavi da sola, senza ricordare dove abitassi. La tua grafia è minuta, con le asole strette. Precisa, seria, inappuntabile. Ho scoperto una vecchia cartolina di Ostuni che raffigura una donna anziana seduta sui gradini del Barco. Non sapevo che amassi anche tu la città bianca, che strano caso; in Puglia ti ci ho portat

"Il fascismo secondo Pasolini" di Alessandro Viola

Immagine
Primo di due figli, richiamato alle armi nel 1943, Pasolini fugge a Casarza con sua madre Susanna, mentre il fratello Guidalberto combatte come partigiano. Sono mesi di nascondimento nei quali Pierpaolo si scoprirà poeta e durante i quali nascerà quel legame madre-figlio che condizionerà per sempre la sua vita sentimentale. Solo più tardi, quando tutta la famiglia si sarà trasferita in un quartiere periferico di Roma, nascerà il Pasolini scrittore con "Ragazzi di vita", il romanzo che lo consacrerà alla fama, al successo, alle critiche e, naturalmente, agli inciampi.  Pasolini fu uomo libero e scomodo, assai lontano dalle rimasticazioni intellettuali tanto care ai suoi contemporanei. • Le sue riflessioni sul fascismo, peculiari e controverse, sono oggi raccolte in un saggio intitolato "Il fascismo secondo Pasolini (1942-1975)", di Alessandro Viola. • Se, per Benedetto Croce, il fascismo fu un "male morale" da debellare, per Pasolini c'era una nuova, pe

Le cose dell'inverno

Immagine
  Siamo soli, nelle cose dell'inverno, nei pensieri della notte. Nessuno sa leggere nel fondo scuro dell'altro.  E, se pure riuscisse a farlo, fuggirebbe via per lo spavento.   Le strade sono strade, e così i marciapiedi, l’immondizia, i graffiti sui muri. La gente che conta i passi e la regola meccanica del cuore: respirare, mangiare. Polvere, sassi, merda. A chi importa della vertigine che ci abita? Chi potrebbe riconoscere la bestia che ci vive dentro e che morde fino a toglierci il respiro, che passa sopra all’immondizia e che crede che, dietro alle cose, ci siano altre cose?

Philip Roth secondo Benjamin Taylor: “Siamo ancora qui. La mia amicizia con Philip Roth”

Immagine
  Affetto, ironia, slancio amicale: sono questi gli ingredienti coi quali Benjamin Taylor, scrittore e regista americano, traccia il ritratto di Philip Roth nel suo “Siamo ancora qui. La mia amicizia con Philip Roth”, edito da Nutrimenti Edizioni.   Compagno degli ultimi anni di vita del grande scrittore americano, conosciuto ad una festa nel 1995 (“Quella sera Philip era tutto velocità e risate – la testa buttata all’indietro – e un talento soprannaturale per la battuta immediata” ), Taylor non fa mai ricorso alla retorica o al facile sentimentalismo: Roth riempie le pagine di questo libro con tutto il peso della sua ingombrante, contraddittoria personalità, i suoi entusiasmi e le sue ossessioni. 📚 Si tratta di una testimonianza sensibile che mi ha avvicinata a Roth almeno quanto mi accade, ogni volta, coi suoi romanzi: perché Roth è Sabbath ed è lo scrittore seduttivo de “Inganno”, ma è pure il protagonista di “Everyman” e, nel fondo, il Seymour di “Pastorale americana”, che la vita