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Visualizzazione dei post da gennaio, 2023

Cinzia

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Ti vidi per la prima volta in una libreria, per una conferenza. Il tema dell’incontro era “La realtà non esiste”. C'era forse anche un punto interrogativo, dopo questa frase, non ricordo. Giuseppe parlava, ti vedevo di spalle, poi ti voltasti. Eri bella, Cinzia. Avvolgente, forte. L’altra sera, tra veglia e sonno, m’è apparso un volto che non era il tuo ma che gli somigliava. I capelli chiari, scuri sulla scriminatura, gli occhi  espressivi.  Cos’era, dimmi, un messaggio per me? In quale altra vita ci incontreremo di nuovo, puoi svelarmelo? Perché accadrà, ne sono certa.  L’ultima volta che ti ho sentita al telefono risalivi dalla spiaggia, faceva molto caldo. Il sole picchiava forte, ero davanti al mare, non potevo sapere che non ti avrei più risentita... Le piccole confidenze che mi facevi. La c omplicità tra donne, i tuoi capelli tagliati corti, tu  al bar della stazione di Napoli che chiedevi un caffè, mentre scacciavi il pensiero di tuo padre, col suo corpo diventato così picc

Futuro

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E so molto bene che non ci sarai. Non ci sarai nella strada, non nel mormorio che sgorga di notte dai pali che la illuminano, neppure nel gesto di scegliere il menù, o nel sorriso che alleggerisce il "tutto completo" delle sotterranee, nei libri prestati e nell'arrivederci a domani. Nei miei sogni non ci sarai, nel destino originale delle parole, né ci sarai in un numero di telefono o nel colore di un paio di guanti, di una blusa. Mi infurierò, amor mio, e non sarà per te, e non per te comprerò dolci, all'angolo della strada mi fermerò, a quell'angolo a cui non svolterai, e dirò le parole che si dicono e mangerò le cose che si mangiano e sognerò i sogni che si sognano e so molto bene che non ci sarai, né qui dentro, il carcere dove ancora ti detengo, né là fuori, in quel fiume di strade e di ponti. Non ci sarai per niente, non sarai neppure ricordo, e quando ti penserò, penserò un pensiero che oscuramente cerca di ricordarsi di te. Julio Cortázar