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Visualizzazione dei post da novembre, 2013

Dal grano al pane - il progetto di Ciro Pirone & C.

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Ciro Pirone Sono tempi duri, per i consumatori: sversamenti selvaggi, acqua inquinata, grani non certificati, celiachie in aumento, per non parlare di malattie più gravi. Non siamo più garantiti su nulla. Ma, in molte città, tra cui Benevento, si muovono Gruppi di Acquisto Solidali, impegnati a fornire cibo salubre e di qualità. Tra coloro che, da anni, si occupano di produrre alimenti sani (e, devo dire, deliziosi n.d.r.), c'è Ciro Pirone, titolare dell'azienda Rucasa. Assieme ad altri amici, gestisce una piccola fattoria che produce pane e affini e trasforma le derrate alimentari. Rucasa è socia dell'associazione WWOF e può, cosi, ospitare persone da tutto il mondo per far vedere loro che si può vivere in modo diverso. E', ancora, fornitrice GAS a Benevento, Torre del Greco e San Giorgio a Cremano. Fa parte di 'Ragnatela Resistente', 'Genuino Clandestino' e 'Cortocircuito', "spazi" dove esprime la sua politica e dove, insie

Ansouis (consigli di viaggio)

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Ansouis è un paesino provenzale situato nel Luberon. E' stato dichiarato uno dei più bei villaggi di Francia e monumento nazionale; le sue costruzioni risalgono al XV secolo e nulla, in questo luogo, sembra essere stato intaccato dal tempo. Chiaramente, la bellezza di Ansouis è da attribuire alla capacità dei francesi di avere cura del loro patrimonio storico-culturale. Tra l'altro, questo villaggio sorge non lontano da Lourmarin , altro incantevole posto dove è sepolto Camus . Una volta arrivati, ci si trova in un dedalo di vicoli fuori dal tempo, che sorprendono ad ogni svolta e a ogni angolo di passo. La cura dei dettagli è ovunque, nelle stradine, sui davanzali ricolmi di fiori, nel recupero degli oggetti che arredano i portoni, come per un invito ad entrare nelle case silenziose e raccolte. Un'atmosfera di pace e armonia prende davvero l'anima. Desidero segnalare un posto dove dormire: 'Un patio en Luberon' , che è un b&b incantevole, arredato in sti

L'importanza dei luoghi comuni, di Marcello Fois

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Due sorelle. Due caratteri agli antipodi. Due destini apparentemente diversi. Un unico mondo, il primo, quello dei genitori,le accomuna. Per il resto, Alessandra è quadrata, pignola, aggressiva e rancorosa. Marinella no, appare fragile, si stupisce della vita e delle persone come farebbe una adolescente, eppure ha quarantotto anni. Sono gemelle, Alessandra e Marinella. Il padre le ha lasciate che avevano solo otto anni, ma il tempo è passato senza che le ferite si siano rimarginate, per loro. In un appartamento spettrale, abitato da suoni e antiche paure, le due sorelle proveranno a fare i conti con se stesse, senza riuscirci. Il romanzo di Marcello Fois prende allo stomaco, che è poi esattamente quello che l'autore vuole, e snuda le ferite di ognuno di noi. Le nostre due metà, i nostri modi di essere, ciò che abbiamo rinnegato e quello che siamo stati, talvolta. Il nostro doppio, insomma. La fragile Marinella (che perde tutte le battaglie ma vince la guerra), è meno indifesa d

A proposito di un convegno, e di Sandra Petrignani

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Posto di nuovo alcuni appunti presi diversi anni fa ad un convegno a Narni a cui partecipai. Nel rileggerli ho provato tenerezza e mi è venuta in mente quella bella e brava scrittrice che è la Petrignani, di cui lessi 'La scrittrice abita qui', un viaggio nelle case - e nelle vite - delle più grandi autrici di sempre. Questi appunti furono ripresi dal sito di Art'Empori, con qualche strafalcione, un po' di tempo fa, e facevano parte di quel mondo immaginifico e avventuroso che fu per me il mio primo blog sulla piattaforma Splinder, poi dismessa. "Le invitate al convegno parlano, con un fervore quasi religioso, di mondi opposti: gli spostamenti del femminile rispetto al prima, l’alterità col maschio. Molti gli interventi interessanti. Eppure. Non sento alcuna contrapposizione con l’uomo di cui ho imparato a leggere, col tempo, fragilità e contraddizioni. Non siamo meglio, non siamo peggio. Siamo e basta. Altro da me è solo l’estraneo in cui non mi riconosco: Pen

Cercando Emma - indagini intorno a un romanzo

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Chi non conosce Madame Bovary?  Emma è la nostra vicina di casa, è l'alter ego allo specchio. E' l'umorale, l'amorale, la volubile signora che tradisce suo marito, che non bada alla casa, che non ama sua figlia. Emma è tutto ciò che vi è di più disprezzabile in una donna. Eppure. Da sempre siamo attratti da lei, dal vuoto la abita. 'Madame Bovary sono io', disse Gustave Flaubert, consapevole che tutto ciò che odiava in Emma era in realtà una proiezione di sé. Flaubert fu un disgustato amatore di donne, nonostante (o forse proprio) a causa del suo aspetto poco attraente; compensava con l'intelligenza e la seduttività le scarse doti fisiche e amava di tanto in tanto anche uomini, così come racconta nelle lettere spedite durante i suoi viaggi in Oriente. Era legato alla madre a doppio filo e non s'assumeva alcun impegno nei confronti delle persone che incontrava. Sua madre fu il suo alibi più feroce, utile a dissimulare la sua incapacità di viv

Sopravvivere

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«Se in un uomo vi è qualcosa capace di resistere alle influenze esteriori, allora proprio questo qualcosa potrà resistere anche alla morte del corpo fisico. [...] Se in un uomo vi è qualche cosa, questo qualcosa può sopravvivere; ma se non vi è niente, allora niente può sopravvivere. G.I.Gurdjieff»

Cena baratto ed economia reale

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Ogni venerdì, presso la libreria Masone di Benevento, dopo la consegna del GAS Arcobaleno (Gruppo d'Acquisto Solidale), si dà il via alla Cena Baratto. Con essa si sperimenta una nuova forma di aggregazione artistica che origina dai cibi e dai suoi riti. Con le Cene Baratto si cerca di stabilire una coesione tra i soci produttori e consumatori del GAS e chiunque voglia avere un rapporto responsabile con il cibo e con l'arte. Essa diviene così un presidio territoriale per resistere alla crisi offrendo altresì maggiori opportunità per una inclusione nella comunità locale. Lo scambio di competenze alimentari e artistiche diventa il luogo di fusione tra i soci del GAS Arcobaleno, fautori di un'economia solidale, e i promotori di Art'Empori, movimento, quest'ultimo, per una fruizione artistica responsabile e non delegata. "Per parteciparvi non serve molto, basta barattare un cibo cucinato, una performance artistica, un sapere concreto o un'esperienza che in