Post

Visualizzazione dei post da aprile, 2016

'Un uomo temporaneo' (di Simone Perotti) e la delega al sistema

Immagine
Un romanzo sulla gentilezza. Sul darsi senza chiedere nulla in cambio. Sul ‘donarsi’ quale strumento di felicità. Questo, ma anche tanto altro, c’è dentro a ‘Un uomo temporaneo’ , l’ultima pubblicazione di Simone Perotti per i tipi di Frassinelli (maggio 2015). Gregorio è un impiegato modello. Tutti i giorni, per raggiungere l’azienda dove lavora, percorre una stradina di campagna. E’ felice, centrato, ama cucinare; è un figlio attento, amorevole, capace di considerazione esterna. Eppure, un bel mattino, si ritrova sulla scrivania una lettera di sospensione. I motivi sono nebulosi, si capisce che, dietro a tutto questo, c’è una manovra di ridimensionamento del personale da parte dell’azienda. Ma Gregorio – che viene preso d’occhio dai sindacati, pronti a strumentalizzare la sua situazione – è capace di reinventarsi un ruolo, libero come in fondo è diventato (gli viene tolto ogni incarico, viene privato anche della sua scrivania) o come, in sostanza, è sempre stato. La sua presenza, il

Angelo Piazza e le sue "Poesie scritte a matita"

Immagine
"Diventa ciò che sei", scriveva Nietzsche, invitando al viaggio verso la conoscenza di se stessi. Ed e'  questa la cifra che domina i versi di Angelo Piazza , giovanissimo poeta alle prese con il 'busillis' della parola scritta. Che va assimilata, amata, rivoltata, per creare un linguaggio personale, capace di dire e di raffigurare il mondo. Angelo l'ho conosciuto in occasione degli incontri organizzati nell'ambito della Bibliovalle di Foglianise (Bn): stretta di mano decisa, sguardo limpido, e tutta la tensione della giovinezza, che desidera esplorare, capire, dare un senso alle cose. Nei suoi versi, pubblicati da Aletti Editore, ho ritrovato la stessa freschezza che avevo intravisto nella sua persona. Le sue poesie sono state selezionate per l'iniziativa editoriale "Il paese delle poesie - tre poeti a confronto", e il titolo della raccolta è "Poesie scritte a matita".  Trenta composizioni ben strutturate, delicate, come

L'intervista di Nicola Lagioia a Elena Ferrante

Immagine
Repubblica.it - cultura - 04 aprile 2016 . Riporto qui stralci dell'intervista a Elena Ferrante, raccolta da Nicola Lagioia per Repubblica e apparsa oggi on line. "Non ha mai voluto rivelare la sua identità lasciando che a parlare fossero solo i suoi libri. Il perché l’autrice de L’amica geniale lo spiega in questo colloquio: "Scrivere è di per sé già un atto di superbia...". "... Per chi scrive non c'è persona rilevante che si rassegni a tacere definitivamente, anche se abbiamo interrotto ogni rapporto da tempo per rabbia, per caso o perché il suo tempo era finito. Io nemmeno riesco a pensarmi senza gli altri, men che meno a scrivere. E non parlo solo di parenti, di amiche, di nemici. Parlo delle altre, degli altri, che oggi, adesso, figurano soltanto nelle immagini: nelle immagini televisive o dei rotocalchi, a volte strazianti, a volte offensive per opulenza. E parlo di passato, di ciò che in senso lato chiamiamo tradizione, parlo di tutti gl