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Visualizzazione dei post da febbraio, 2015

In co' del ponte presso a Benevento

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Scrivono di Benevento, gli autori della collectanea de "In co' del ponte presso a Benevento" (Ed. eDimedia, 2014, pagg. 138) e scelgono la frase di Dante  come esergo, per dire cosa Benevento è oggi, tra appartenenza e memoria. Se 'l pastore di Cosenza, che a la caccia di me fu messo per Clemente allora, avesse in Dio ben letta questa faccia, l'ossa del corpo mio sarieno ancora in co' del ponte presso a Benevento, sotto la guardia de la grave mora Dante La collana non poteva che essere curata da Danila De Lucia.  Chi la conosce sa come tenga alla memoria della città in cui vive che, da cronista e direttore di giornale ( www.messaggiodoggi.com ), ama in modo appassionato e 'nonostante'. Ho letto con piacere questo testo anche perché ci ho trovato dentro pezzi della mia adolescenza, con quanto di ispido e difficile essa s'è portata dietro; perché molti dei suoi autori li conosco e li stimo assai (penso a Luigi Grimaldi e a Bruno

Céline Roucher, il teatro come militanza

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Continua la nostra passeggiata artistica con donne che, nella vita, sono attrici, scrittrici, autrici. Per passione e per resistere. Céline Roucher ci tiene a dirlo: non è - e non vuol essere - una star. La sola idea che si possa confondere la sua formazione di attrice con quanto imposto dal mercato e dai media la fa rabbrividire. L'ho conosciuta in occasione della messa in scena di 'Sehnsucht', lo spettacolo scritto da Marco Cupellari e arrivato anche a Vittoria (Rg), nel bellissimo teatro ottocentesco della città. Lei ha la parte della 'signorina della neve', in una performance commovente, splendida, di cui parlerò in un altro post, prodotta dal Perpetuo Mobile Teatro ( http://www.perpetuomobileteatro.eu/#!compagnia/cgq0 ). Céline Roucher "Ho iniziato tra i banchi di scuola, a casa portavo con me, per i miei genitori, l'incanto e il busillis della vita recitata. La possibilità, che sentivo reale, di essere tante persone diverse". Céline

Premio Bukowski

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I premiati della prima edizione del Premio ‪#‎Bukowski‬ rispondono a qualche domanda. Eccovi il premio speciale sezione romanzo inedito Tullia Bartolini, in prossima pubblicazione con il romanzo premiato "Amata nobis" con Giovane Holden Edizioni. .

Floriana Coppola: quando le donne corrono con i lupi

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Prosegue la nostra passeggiata letteraria in compagnia di donne, artiste, scrittrici, attrici. Questa volta incontriamo Floriana Coppola ( nella foto ) : napoletana da generazioni, versatile e riservata, la conosco da tempo. Autrice bella, sensibile, attenta, scrive con passione e con metodo. E' docente di materie letterarie negli istituti superiori oltre che analista transazionale nei settori sociali. Ha dato alle stampe diversi romanzi ed opere poetiche. Si cimenta in prosa e in poesia con uno stile intenso, che fa spazio alla ricerca introspettiva e spirituale. Soprattutto, la appassiona parlare del disagio femminile. Com'è nato l'amore per la parola scritta? Appena ho imparato a scrivere mi è venuto naturale iniziare a inventare brevi storie, racconti che disegnavo e illustravo con la penna nera sui quaderni della prima elementare. Non ho più abbandonato questa passione che è diventata, poi, la traccia di una vita interiore che non si estingue nel vivere

"La questione giovanile nella società postmoderna", di Claudio Marotti

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Claudio Marotti è una persona che stimo e il suo libro, 'La questione giovanile nella società postmoderna' è un testo complesso, che meriterebbe ben altro spazio e riflessioni che non le mie. Scrivere del disagio giovanile è già una scelta difficile; farlo con l'umiltà e la determinazione che ho visto in queste centosessantasei pagine non è da tutti. E', dunque, questo, un libro importante, che ha come tema centrale i mali della nostra società liquida e postmoderna, le cui cause vengono indagate a fondo. Claudio Marotti ne osserva gli 'attraversamenti', le insidie, le solitudini e gli individualismi. Leggendo il libro, scorrono davanti ai nostri occhi intere pagine di attualità che sembrano trovare, qui, una - dolorosa, ma necessaria - spiegazione. Capire può essere già 'resistere'. C'è stata la modernità, seguita dalla cosiddetta post-modernità, che ha fatto suoi gli effetti della globalizzazione. Ma cos'è realmente il 'progresso'

"Lacci", di Domenico Starnone

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Domenico Starnone non è nuovo a scritti ironici e folgoranti. 'Lacci' (Einaudi, 2014), la sua ultima fatica, è un romanzo bellissimo. Racconta di un uomo che, arrivato alle soglie della vecchiaia, prova ad affrontare i fantasmi della sua vita. C'è - dietro l'ordine apparente che diamo alle cose - qualcosa che rivela  di noi molto di più di quanto crediamo di saperne. E le domande si affastellano: è giusto rinunciare alla propria libertà in cambio della pace della propria coscienza? Chi abbiamo vicino sa accontentarsi dei nostri sensi di colpa e della nostra riconoscenza? Per chi agiamo, per noi stessi o per l'altro e, in definitiva, chi stiamo davvero danneggiando? Sposatosi in giovane età, Aldo divide presto con la moglie un quotidiano fatto di piccole, meschine abitudini: due figli, uno dopo l'altro, la ripetizione costante dei gesti e delle parole, in quella oscura contabilità delle emozioni che spesso diventa il rapporto a due. In questa sop

Agronomia e bellezza con Angela Maria Zeoli

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Angela Maria Zeoli è un'agronoma; da alcuni anni gestisce l'Azienda a cui ha dato vita, Oro del Sannio (date un'occhiata qui:   http://www.orodelsannio.it/ ). Sa preparare creme per il viso e per il corpo (e le vende), è una fucina di informazioni, crede naturalmente nell'eco-sostenibilità, conoscendola si ha l'idea di essere in contatto con una persona equilibrata e serena. Con altre amiche, questo fine settimana, ci siamo incontrate a casa di Nina Iadanza, a Cacciano (Bn), per parlare di cosmetici, ma non in modo frivolo:  di quelli che fanno bene (alla salute e alla pelle) e di quelli che fanno male. Nella foto, Angela Maria Zeoli durante l'incontro Naturalmente, non si poteva eludere il discorso sulla grande distribuzione, sull'imposizione di prodotti dannosi ai consumatori (disattenti) e sull'elenco delle sostanze dannose per l'organismo che molti cosmetici contengono. Non sfuggono marche famose - e costose - vendute perfino in fa

Premio Impresa donna, edizione 2012: il mio intervento sulle donne-streghe - in memoria di Pasquale Massaro.

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Invitata da Pasquale Massaro, partecipai con piacere all'incontro organizzato dalla CNA di Benevento in onore delle donne imprenditrici. Ho un bel ricordo di quella serata e di Pasquale, amico generoso e per bene. Qui di seguito, il mio intervento sulle 'streghe', donne che, per prime, hanno sperimentato l'arte dell'auto-determinarsi e del procurarsi di che vivere con le proprie 'competenze'. “Essere imprenditrici di se stesse, rifare l’esistente. Di questo vorrei parlare a donne come voi, esempio concreto – e attuale – di ciò che si può fare. Questa di autodeterminarsi è una qualità che, anche in condizioni avverse, le donne hanno sempre saputo manifestare, nella loro vita. Ho scritto un testo, anni fa, dedicato a Bellezza Orsini. Era una serva (faceva, come dice lei stessa nel corso della sua deposizione, la cucina per Madonna Jacoba Orsini) e sapeva leggere e scrivere. Cosa davvero inusuale, per i tempi. Prova ne é che poté redigere, aiutata dal f

Due domande sull'Islam - Giuseppe Esposito ospite del Distretto di Ecovicinanza di Benevento

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Giuseppe Esposito Cos'è l'Islam? Senza troppi giri di parole, ce ne ha parlato Giuseppe Esposito, lo scorso venerdì, nel corso della partecipata cena baratto che lo ha visto protagonista. Giuseppe, laurea in Scienze Religiose, esperto di tradizioni islamiche e di geopolitica, ha barattato con i soci del Gas e del Distretto di Ecovicinanza di Benevento le sue competenze. "Come si immagina l'Islam? Parola di solito mal pronunciata, che prevede l'accento sulla a , sembra sottendere a un mondo monolitico, arcaico, remoto e violento. La realtà é un universo ricco e variopinto, speculare alla nostra civiltà", ha esordito Giuseppe. "Basti pensare alla scrittura islamica: é ribaltata, procede da destra a sinistra. Così si pone l'Occidente rispetto al mondo arabo". Dire Islam é cosa diversa, però, dal dire appunto 'mondo arabo'. Il primo é vasto, vastissimo: non ha sede né patria. "Fino al 1918, con la caduta dell'Imp