Filiere corte
Ci sono luoghi identitari, dove stai bene perché senti intorno a te energie positive. Mi piacerebbe scriverne e lo farò nei prossimi giorni. Intanto, per stasera, ho preparato stoviglie e bicchieri e mi preparo a sentire come si fa a creare una filiera corta, dalla farina al pane. Questo, mentre si mangiano le melanzane di Rocco e il cous cous di Brunella. Eludendo i vari ristoranti, il caos, le file, il nulla degli inutili bla-bla. In nome dell'ambiente, contro gli sversamenti, il cibo che ammala, il consumo inconsapevole. Sarebbe bello che ci fossero molti posti così: già che ne esista qualcuno, come questo, è un miracolo. Posti che vanno sognati, voluti, creati. Dove sia possibile by-passare gli individualismi o almeno ricollocarli nella giusta ottica. Dove il sistema non la fa da padrone. Ve ne parlerò.