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Visualizzazione dei post da 2017

Occidentali's karma

L'immagine del gruppo di turisti occidentali, bianchi e obesi, che avanza a testuggine dinanzi agli abitanti di un paesino indiano (Pune?), i piedi fasciati da buste di plastica per evitare il contatto col terreno (c'è l'obbligo di camminare scalzi), lo sguardo basso come per non essere contaminati. Brutti, spauriti, malati, chiusi. Una metafora dell'Occidente.
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É la mancanza di senso di cio' che si vive nel momento in cui lo si vive che moltiplica le possibilità di scrittura. A.Ernaux Cosa racconta, in definitiva, Annie Ernaux? Anni di vita ordinaria, in cui riesce a scavare con una lucidità importuna. Sei tentato di lasciare la lettura, ti pare di non capirne lo scopo. E invece, a un tratto, ecco la rivelazione: nel racconto di un'esistenza che non è la tua, appari tu, con i tuoi inciampi e la tua ricerca di senso, con il tuo smarrimento dinanzi all'apparente insignificanza di tutte le cose.

"Eterna Spagna", di Marco Cicala

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Insieme di aneddoti gustosi, di curiosità, immagini di luoghi (spesso reconditi o poco conosciuti), storie e personaggi ispanici,   “Eterna Spagna” di Marco Cicala (Neri Pozza Editore) è un saggio che regala molto ai suoi lettori. Consiglio di tenerlo sempre a portata di mano, soprattutto (ma non solo) se si ama la Spagna, il suo territorio, i suoi autori e le sue vicende. Io (che la Spagna la adoro ) mi ci sono immersa con curiosità e piacere. Rivedendomi nelle regioni visitate o immaginandomi in quelle che mi piacerebbe vedere prima possibile. Ma anche i luoghi noti – quelli dove tutti abbiamo, almeno una volta nella vita, messo una bandierina - vengono presentati in modo inusitato: penso alla Salamanca di De Unamuno, percorsa virtualmente assieme all’artista e alle sue manie, tra cui quella di creare origami in maniera compulsiva. Attraverso testimonianze esclusive e interviste, le vite più complesse (per esempio, quella di Francisco Franco), vengono interrogate e dipanate, ut

Arturo Belluardo a Benevento, sabato 2 dicembre

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Partecipazione affollata alla presentazione a Benevento di "Minchia di mare", opera prima di Arturo Belluardo. Un romanzo da leggere, per lo sperimentalismo linguistico che lo anima, per quanto si ride (amaro) e perché nel protagonista - l'adolescente Davide Buscemi - ognuno di noi può identificarsi. L'adolescenza è forse un'età dalla quale è impossibile uscire 'vivi', sembra dirci l'autore. Se nulla apparentemente accade, nella vita di Davide (che ama i supereroi e si sente prigioniero di suo padre, della provincia asfittica in cui vive, dei formalismi biechi degli adulti), in realtà è già accaduto tutto: Davide ha visto di che pasta sono fatti gli umani, e la disillusione prende il posto dell'incantamento. Tutto 'siciliano', questo libro: per la sua capacità di leggere il reale in modo netto e senza patetico; per lo sguardo lucido su cose e persone; per quanto il linguaggio usato sa dire, nel suo dialetto, affidandosi a pochi aggetti

"Minchia di mare" a Benevento

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Siracusa, primi anni ’70. Un ragazzino cresce all’ombra di un padre terribile. Sullo sfondo, l’uccisione di Aldo Moro, il mito della Carrà, la morte di Pasolini, il desiderio di trasformarsi nell’uomo ragno (“Peter Parker…quel caruso un po’ minchia di mare, pigghiato po’ culu dai suoi compagni di scuola”). Il 2 dicembre prossimo, a Benevento, io ed Elide Apice converseremo con Arturo Belluardo , autore di “Minchia di mare”, edito dalla Elliot. H.17,00, Rocca dei Rettori, Sala dell'Acquedotto.

Io leggo perché, presso la Libreria Masone - Benevento. Se leggere può essere (anche) una risposta al disadattamento

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Prendete un libraio, un’insegnante appassionata , studenti curiosi; prendete pure l'hashtag, ‘ioleggoperchè’ e avrete, alla fine, un incontro particolare come quello svoltosi il 27 ottobre scorso presso la Libreria Masone di Benevento .  Nina Iadanza ha coinvolto gli alunni della I e III C del Liceo Classico Giannone in occasione dell'iniziativa promossa dall’Associazione Editori Italiani, dedicata al valore della lettura. Un “differire nel sapere”, protagoniste donne interessate alla parola scritta. Nel corso dell'incontro si è parlato di romanzi, di scrittura femminile, di esperienze personali. Il gemellaggio scuola-librerie vuol promuovere la lettura in senso lato. "L'intento", ha detto Nina Iadanza, introducendo l’incontro, “è anche quello di sensibilizzare l’acquisto di libri per creare un Fondo Soggettività presso la BiblioClassica, Biblioteca Relazionale del Liceo Giannone, senza specialismi né separatismi ”. A interloquire con gli studenti

Premio BNBraille, quando la ragione si fida dell'uomo

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A cosa serve un Premio letterario, e quali benefici può apportare al territorio in cui nasce?  Ne parliamo con Dario D'Auria , ideatore del Premio BN Braille, giunto alla sua seconda edizione. Come nasce l'idea di organizzare un premio letterario?  L'idea nasce dalla ricerca di condivisione di cultura con gli amici non vedenti. E cosa c'è di più condivisibile di un premio letterario, con i suoi percorsi, i suoi intrighi, le sue scelte? E poi, ancora, le discordanze costruttive su queste scelte, i malumori , le critiche dei critici... Un premio letterario costituisce un mondo a sé stante. Può essere oggetto di discussione per tempi illimitati. Non si consuma con una data. Dunque, si tratta di una bella sfida. Questo, poi, è un Premio particolare, che porta in sé l'idea di conversazione, divulgazione, riflessione, in un dialogo senz'altro più complesso . A Benevento è nato il Premio Strega, i cui effetti benefici non si vedono ancora sul te

Questa erotizzazione dilagante

"Questa erotizzazione dilagante - che coinvolge tutto, da ciò che è più evidente, come le pubblicità o l'abbigliamento, fino a ciò che lo è meno, come il modo di parlare e perfino di competere - può sembrare anche eccitante a qualcuno - e in effetti quello è proprio il suo scopo - ma è un elemento di confusione e instabilità nella vita di ognuno, di enorme spreco di energie psicologiche e mentali ed è sopra ogni altra cosa il motore sul quale viaggiano spediti il consumismo e, quindi, la distruzione dell'ambiente, del pianeta, l'accelerazione dei ritmi di vita e la continua crescita di competitività tra le persone, per non parlare della fondamentale inconsapevolezza di sé".   Sergio Cabras

Simposio a Ripa, bilancio dell'edizione 2017: due domande a Gianni Manusacchio e a Catia Mitri

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Essere amica di Gianni Manusacchio e Catia Mitri è per me un onore. Sono persone speciali, conoscerle è una fortuna e un arricchimento, per tante ragioni. Sprigionano un'energia positiva che fa bene a chi gli sta vicino. Anche quest'anno, grazie alla loro verve e al loro impegno, Ripalimosani (CB) è stata palcoscenico degli incontri 'simposiani', nelle date del 7/8 e 9 settembre. Gli ho rivolto alcune domande, perché mi raccontassero di questa Edizione e dei loro progetti futuri. Caro Gianni e cara Catia, ho perso il conto...a quale edizione siamo arrivati? Carissima Tullia siamo arrivati, anche grazie al tuo sostegno, alla sesta edizione consecutiva...e di questo siamo molto orgogliosi! Bilancio di questo Simposio 2017? Per noi il bilancio è ottimo, come sempre. La partecipazione ai simposi è stata leggermente esigua rispetto ai precedenti anni...forse a causa del tema affrontato: quello del 'mancato incontro' tra uomo e Natura... Evi

A.E.

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"E' come se la fase dell'invenzione venisse sostituita dalla riconquista del reale che è stato".  Annie Ernaux, a proposito della scrittura.

"Gli anni" di Annie Ernaux e il tempo circolare

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Di Annie Ernaux mi aveva letteralmente rapita "Passione semplice": cronaca di un incontro, autobiografia spietata, radiografia di una passione. Per caso, mentre ero in procinto di partire per una settimana di vacanza, mi sono imbattuta ne "Gli anni" , pubblicato in Italia da L'Orma Editore e pluripremiato capolavoro.           Mi è accaduto di reinnamorarmi della sua autrice e del suo linguaggio disincantato, puro. Della sua capacità di autoanalisi, del modo in cui racconta se stessa, attraverso gli incontri, la maternità, le disillusioni, le pulsioni sessuali.  E' la Storia che si fonde con la vicenda personale di chi l'ha attraversata. E' la vita di Annie che diventa linguaggio plurale, scoperta del mondo e disincanto. E' sua madre e suo padre, la sua adolescenza inquieta, l'incontro con la brutalità dell'altro, il matrimonio andato in pezzi, i figli: gli anni , appunto.  Materia autobiografica incandescente, sminuzzata

Da Malaga ad Almeria, coast to coast: cosa vedere in una settimana

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Il nostro viaggio alla scoperta della Costa Tropical inizia da Malaga , dove atterriamo con il bagaglio a mano e con le indicazioni per raggiungere l'hotel. Malaga non ha, a nostro avviso, la bellezza abbagliante di altre città andaluse, ma è comunque una città appassionata, vitale, ricca di tesori moreschi. Così, pur avendo scelto un hotel dotato di parcheggio vicino alla stazione dei treni, per poter ripartire quanto prima l'indomani con la nostra auto affittata per l'occasione, decidiamo di ripassare in velocità le stradine acciottolate del centro storico, perdendoci tra locali e tapas, senza mancare una visita al Museo di Picasso (il biglietto d’ingresso costa E.7,00 e vi troverete, tra l'altro, le ceramiche dell'artista e diverse  opere giovanili, come i ritratti di Olga, il suo amore russo). Il giorno dopo si parte per Nerja , deliziosa città sul mare. Un bagno sulla spiaggia di Calahonda (mare agitato, ma bello) e poi centrifugato di frutta in un b

Tinos , perché scegliere quest'isola autentica e bellissima

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P rologo: mentre stai per atterrare a Mykonos, vicinissima appare, nell'azzurro fondo dell'arcipelago, l'isola di Delos . Disabitata, patrimonio dell'Umanità, piccola e misteriosa, quest'isola è una propaggine severa della contigua isola dei divertimenti. Da Mykonos, infatti, Delos si raggiunge con un aliscafo che può attraccare solo in assenza di venti forti. Ma noi eravamo a Tinos e così, da lì, potevo solo osservare Delos come in un sogno, mentre leggevo di miti e di antichi tesori, dei riti dedicati ad Apollo, di un passato glorioso che il destino capovolse in modo tragico... Nelle Cicladi è così: nascono grandi amori, promesse di ritorni. Vieni sferzato dal vento, che frusta i capelli e secca la pelle, corteggiato da un mare freddo e limpido che è stato salpato tante volte, affrontato da generazioni di naviganti... A Tinos ci accolgono Spyros e la sua compagna e subito prendiamo l'auto che abbiamo affittato per girare l'isola, che è grande e spa