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"Il gusto di una vita" di Iaia Caputo

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"La memoria è inconsolabile. Perché nel rievocare un sapore, un odore, un suono del passato giunge la consapevolezza di averlo perduto, e perduto per sempre". . . . 🥘 Ricostruire il passato attraverso il gusto. È ciò che fa Iaia Caputo in questo bel libro nel quale la memoria è anche Napoli: con le sue strade e le piazze, l'odore del sugo la domenica, gli sciù, le discese a mare. La "cerimonia del cibo" è capace di creare depositi, ricordi che sanno di pane e di accoglienti vicini di casa, di attesa e nostalgia. ✍ "Il gusto di una vita" è un testo che avvolge il lettore. Intenso è il ricordo dell'imprevedibilità dell'infanzia; del padre di Iaia, elegante e risoluto, morto troppo giovane; della madre, chiusa nel cerchio affannoso e consolatorio della "casalinghitudine". Quest'ultimo, termine caro all'indimenticata Clara Sereni, che la Caputo cita, infatti, in esergo. Perché, "Il gusto di una vita", non è solo un