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Philip Roth secondo Benjamin Taylor: “Siamo ancora qui. La mia amicizia con Philip Roth”

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  Affetto, ironia, slancio amicale: sono questi gli ingredienti coi quali Benjamin Taylor, scrittore e regista americano, traccia il ritratto di Philip Roth nel suo “Siamo ancora qui. La mia amicizia con Philip Roth”, edito da Nutrimenti Edizioni.   Compagno degli ultimi anni di vita del grande scrittore americano, conosciuto ad una festa nel 1995 (“Quella sera Philip era tutto velocità e risate – la testa buttata all’indietro – e un talento soprannaturale per la battuta immediata” ), Taylor non fa mai ricorso alla retorica o al facile sentimentalismo: Roth riempie le pagine di questo libro con tutto il peso della sua ingombrante, contraddittoria personalità, i suoi entusiasmi e le sue ossessioni. 📚 Si tratta di una testimonianza sensibile che mi ha avvicinata a Roth almeno quanto mi accade, ogni volta, coi suoi romanzi: perché Roth è Sabbath ed è lo scrittore seduttivo de “Inganno”, ma è pure il protagonista di “Everyman” e, nel fondo, il Seymour di “Pastorale americana”, che la vita