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Visualizzazione dei post da 2015

La Signora Dalloway

"Affondava come una lama nelle cose; e al tempo stesso ne rimaneva fuori, osservava. Aveva l'impressione costante, anche ora guardando i taxi, di essere lontana, lontanissima, in mare aperto, e sola. Sempre aveva l'impressione che vivere anche un solo giorno fosse molto, molto pericoloso".  Virginia Woolf

Michel Houellebecq e 'Sottomissione'

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Ho letto - grazie al suggerimento prezioso di un'amica - 'Sottomissione', l'ultima opera di Michel Houellebecq, uscita a gennaio di quest'anno. Linko, qui di sotto, il bellissimo pezzo di Giuseppe Rizzo,  che coglie in modo approfondito, secondo me, l'opera di questo scrittore. Il romanzo mi è piaciuto molto; lo stile è crudo, diretto, senza fronzoli. Tra le righe non c'è traccia dell'islamofobia di cui molti hanno parlato, che valse allo scrittore addirittura un processo. C'è, piuttosto, una critica dolorosa, sentita, alla perdita di valori dell'Occidente. " La gente è stanca della propria libertà ", ha più volte detto, nel corso di diverse interviste, lo stesso Houellebecq, cogliendo in pieno il malessere dei nostri tempi liquidi. Hanno più volte scritto della sua misoginia; ma Houellebecq appare, piuttosto, di un realismo doloroso proprio quando parla di donne e della loro liberazione senza libertà ; della rincorsa a un&#

La recensione di Cinzia Caputo al mio 'Amata nobis'

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Ringrazio Cinzia per questo ennesimo dono. "Per il pensiero magico l’universo e le forze che lo governano formano un solo organismo che avvolge l’uomo in un cerchio di energie sulle quali possono   intervenire iniziati, sciamani, maghi o streghe. Ogni azione   di questo sistema di conoscenza ha alla base l’idea che microcosmo e macrocosmo, visibile e invisibile, siano connessi come un unico, grande tessuto. Lo spirito magico è quindi in grado di avvicinare ciò che è distante, rendere affine ciò che è estraneo e conciliare ciò che in apparenza diverge. Questa concezione del mondo come organismo vivente risale ad alcune correnti relativamente tarde del pensiero antico, come lo Stoicismo e il Neoplatonismo, ma risale ancor prima a Platone e ai presocratici, d’altra parte il filosofo è un mago del pensiero con cui riesce ad accedere ai misteri dell’ Anima Mundi. Il concetto di Anima mundi ci rimanda alla nostra tradizione italiana proveniente dai tre grandi maestri : Ploti

'Amata nobis', dal sito Literary , la recensione di Luciano Nanni

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Ringrazio Luciano Nanni per la recensione - che riporto qui di sotto - apparsa sul sito www.literary.it. "Basato sulla vicenda di Bellezza Orsini, processata per stregoneria nel 1528, il romanzo poi sviluppa una gran parte di fantasia, creando personaggi o modificandone altri; un esempio, l’età della Orsini, abbassata da sessanta a circa quarant’anni. Marco Calisto (Callisto) da Todi ripercorre la storia di questa donna che, sottoposta ai rigori dell’Inquisizione, morirà sotto i tratti di corda (almeno nel romanzo).  L’inquisitore è un “fedele servitore della Santa Madre Chiesa” e sembra, a sentir lui, che tutto sia stato fatto con onestà d’intenti. C’è da chiedersi come si può credere a eventuali confessioni estorte con la tortura, senza tener conto della indecorosa nudità della vittima. La figura della Orsini comunque esce qui a tutto tondo. Che vi sia invenzione, col passare del tempo diviene meno rilevante. La scrittura, di cui si segnala l’acribia, svolge un s

La nostalgia

"La nostalgia non è un sentimento estetico, e non è neanche legata al ricordo di una felicità, si ha nostalgia di un luogo per il semplice fatto di averci vissuto, poco importa se bene o male, il passato è sempre bello, e in effetti anche il futuro, a far male è solo il presente, che portiamo con noi come un ascesso di sofferenza che ci accompagna tra due infiniti di quieta felicità". Michel Houellebecq, 'Sottomissione'

Un articolo di Elide Apice sul mio 'Amata nobis' - presentazione del 20 novembre u.s.

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Un momento della serata del 20 novembre scorso. Da sinistra: Alice Costantino, Luisa Ventorino, Loredana La Peccerella ed io. E’ un libro su Bellezza Orsini, è un libro magico e suggestivo, è “Amata nobis” (Giovane Holden dizioni) scritto da Tullia Bartolini, da sempre affascinata dal personaggio. La presentazione, questa sera, a La Fagianella, nell’ambito degli incontri culturali. All’incontro condotto da Loredana La Peccerella hanno partecipato oltre l’autrice, Luisa Ventorino e la giovane lettrice Alice. Un libro suggestivo che restituisce emozioni antiche, che parte da una narrazione legata alla figura di Bellezza Orsini “che ho immaginato più giovane di quanto, all’incirca sessantenne, fu sottoposta a processo”. Alla figura della protagonista e dei tanti personaggi reali, l’autrice ha voluto aggiungere personaggi e storie di fantasia, tutti, però, basati su un attento studio di quel processo e dalla profonda lettura delle testimonianze storiche. “Da sempre la mia mente gi

Forse

Forse, smetterla di star curva nelle spalle. Annotare tutto ciò che scuote, o che fa tremare. Non dare per scontato nessun brivido. Ammettere la lentezza, come una nuova conquista. Darsi la possibilità di un perdono.

Conversazioni

"Nelle conversazioni private, di fronte a fatti enormi e violenti, prevale, sul sacro dubbio, il 'luogo comune'. In realtà, il dubbio ha un peso specifico che si fa fatica a sopportare. Nei nostri giudizi sul mondo - e su ciò che nel mondo accade - applichiamo sempre ciò che applicheremmo nel privato: il senso di un malinteso molto beninteso".

Amata nobis

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P.P.P.

Dacia Maraini: "Ti fanno soffrire di più gli amici o i nemici?".  P.P.Pasolini: "Soffro delle cose oggettive, come le denunce, le calunnie, gli impedimenti al mio lavoro. Le persone che mi stanno a cuore non mi fanno soffrire".

Marguerite e Grace

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La incontrò che aveva superato da poco la trentina e non era ancora così famosa. Lei, Grace Frick, appariva ossuta, spigolosa. Marguerite aveva invece ereditato da suo padre le grandi labbra, le guance morbide. Con Grace abdicò alla passione. Si accucciò dentro la gelosia di lei e mise mano a 'Fuochi', forse il suo libro più intenso, ispirato all'amore per un omosessuale che aveva frequentato e che adorava la sua mente, pur trovandola 'brutta'. Pellegrina e straniera, con Grace affrontò molti viaggi e approdò in America. Si finse libera tutta la vita, ma non lo fu mai: piuttosto, era terrorizzata dalla solitudine. Grace tradusse i suoi scritti in inglese; fu la sua miglior amica, la sua amante, la sua consigliera. Gentilissima, discreta, consapevole del talento di Marguerite, fu soprattutto la sua ombra, per ben quarant'anni. Sapevano, assieme, classificare le piante, riconoscere il suono degli uccelli. Mount Desert fu un mondo privato, dove solo lo

"Percorsi", di Nadia Marino: una recensione.

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        Fedele all'idea che l'arte debba rompere come una scure il ghiaccio che abbiamo sul cuore (per dirla con Kafka) e che, dal basso, debba trovare la sua ispirazione e diffusione, mi sono avvicinata a "Percorsi ", un romanzo di Nadia Marino, pubblicato nel 1998 per i tipi di ' oppure' . Datato? Per niente. Anzi, attualissimo nella trama: è incentrato sul dialogo tra un immigrato e una donna, non più giovane ma neppure vecchissima, che si mettono a nudo, notte dopo notte, incontro dopo incontro. E se fossero, i due, metafore della situazione attuale, la vecchia Europa e il nuovo che avanza, dolorosamente, a piedi nudi, in cerca di una possibile salvezza? "Lui era un cosiddetto immigrato, stanco di essere chiamato con questo appellativo, quando riusciva a non beccarsi quello di extracomunitario, terzomondiale, o a non entrare nelle cifre delle statistiche che chiamavano quelli come lui 'l'invasione' o 'l'esercito

Contaminare per resistere: Alfonso Marino

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Parlare con Alfonso Marino non è mai banale. Lo conosco da tanto tempo, anche se ci siamo visti poche volte, a causa di distanze (chilometriche) che sono state sempre compensate da attenzione e sostegno. Lui è un poeta, un pittore, un artista a tutto tondo, molto attivo a Sabaudia, dove vive da anni. Ma è napoletano di origine, e si sente: per il calore, la partecipazione, la simpatia che emanano da lui. Nella foto, Alfonso E’ un artista ‘resistente’: crede nel valore del gesto poetico, nell’iniziativa culturale che parte dal basso ; da anni fa circolare in rete opere di autori non sempre noti al grande pubblico. In modo disinteressato e con grande generosità. Gli ho rivolto alcune domande, incuriosita dal suo sguardo poetico sul mondo.   Nasci napoletano. In che modo la “napoletanità” ha condizionato il tuo modo di essere? Non mi piace la parola ‘napoletanità’. Diverse volte mi sono chiesto quale significato possa avere e, ancora oggi, non riesco a darmi una risposta.

Marie Cardinal, l'immensa

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C'è una scrittrice che ho amato molto. E' venuta, per me, prima della Duras, credo non per caso. Fu mia madre a regalarmi il suo "Le parole per dirlo" e ne restai molto turbata. Strane coincidenze, segni che, al momento, non decifrai. L'immagine di lei nel taxi, l'angoscia esistenziale, un matrimonio fallito alle spalle. Le emorragie. Poi è arrivato "Ascolta il mare", un altro piccolo capolavoro. Quanti giovani hanno letto Marie Cardinal? Quanti conoscono questa grande, forte, libera scrittrice francese, nata in Algeria, trapiantata in Francia, diventata famosa a quarantasette anni? Era, a quell'età, ancora bella e "giovane",  come sempre sa essere chi rilancia e mostra coraggio, chi sa essere imprudente. Ci lasciò nel 2001, poco più che settantenne, ma io sono certa che, se ho cominciato a scrivere, se la scrittura è diventata per me riparazione, capacità di affrontare i nodi, di trovare 'le parole per dirlo', lo dev

Simposio 'Ricomincio da quattro': fare filiera per recuperare la propria storia

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Siamo al quarto anno, e l'entusiasmo è lo stesso dell'inizio: stiamo parlando del Simposio che si svolge a Ripalimosani, in provincia di Campobasso, da ormai diverso tempo. Teso alla valorizzazione del territorio, della gastronomia, dell’arte, del teatro e dell’ambiente. Quest’anno ho avuto il privilegio di essere anche io ospite della manifestazione, che si è svolta dal 4 al 6 settembre, per parlare di Art’Empori ( www.artempori.it ), l’associazione, di cui faccio parte, nata da un’idea di Rita Bagnoli e Alessio Masone, e per presentare “Amata nobis”, il romanzo che ho pubblicato per i tipi della Giovane Holden. Ho trovato un contesto accogliente, generoso, pieno di bella energia. “Ricomincio da quattro” – questo il nome attribuito quest’anno al Simposio – nasce da un progetto di Gianni Manusacchio e Catia Mitri ed è promosso dall’Associazione culturale Ouverture , con la collaborazione della Web Domus di Carmine Santoro , partner tecnologico dell’evento; dopo d

Nadia Marino, tra genialità e ribellione

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Non conosco personalmente Nadia Marino , ma ho letto alcune sue poesie che hanno toccato in me corde profonde. Molta passione, molta vita, uno stile crudo e libero che scuote, il suo. Nadia, giornalista, è nata a Napoli ed ha vissuto diversi anni a Caserta . Le ho rivolto alcune domande e sono stata travolta dalle sue risposte, nelle quali mi sono identificata completamente. Soprattutto quando ha parlato di donne, della 'ghettizzazione dei ruoli'. Penso anche io che molti uomini ci vogliano chiuse in stereotipi e che, se non ci sappiamo adattare -  nella vita come nell'arte - ci 'uccidano', anche solo metaforicamente. Qual è la tua storia? Perché hai iniziato a scrivere? Alla scuola elementare mia madre mi scriveva i primi temi, imbastendoli di fantasiose gite mai avvenute. Io ero inerme. Mi parevano fatui, falsi. Solo tanti anni dopo avrei capito il segreto della scrittura che può usare la finzione anche per dire il vero. Ho iniziato a scrivere il diar

Melania Petriello: ovvero il potere delle storie e la dilatazione del tempo

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     Foto di Antonio Caporaso   Melania Petriello , nella lettura psicologica dei semi delle carte, sarebbe una "donna di quadri". Poliedrica, vivace, instancabile: una bella ragazza bionda – giovanissima - che, di leggero, ha solo i “boccoli”, come ama definire lei stessa la sua biondità . Dentro, è tutta un’altra storia. Anche a Melania - come ho già fatto con altre amiche artiste, poetesse, attrici, scrittrici - dedico questo spazio, che vuol essere soprattutto un saluto, un sussulto nei confronti di chi mette a disposizione il suo talento per resistere. Melania, nonostante la giovanissima età, ha un curriculum di tutto rispetto; ha, tra l'altro,  pubblicato un importante saggio narrativo (‘Al mio paese’, Edimedia Edizioni ) che è stato anche trasferito sulle tavole del Teatro Eliseo. Dalla sua può anche vantare una penna colta e pungente e - per chi la conosce più da vicino - uno sguardo acuto e profondo sulla realtà che la circonda. Un’acutezza che si

Amata nobis, un romanzo

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Scrivere un libro è come compiere un viaggio; scoprire parti di te che non conoscevi, metterti a nudo. Il che vuol dire accettare il rischio di essere vulnerati e di non essere capiti. Un'occasione unica per crescere. Credo di averlo fatto con 'Amata nobis' e sono contenta. Come diceva Tiziano Terzani, bisogna saper "cogliere rose da un cavallo in corsa": questo è per me scrivere. Dare un senso al quotidiano, purificare l'impuro. Che grande privilegio, e che fortuna. Di cosa parla il libro che ho scritto? La storia è nota, ed è realmente accaduta. Bellezza Orsini, nativa di Collevecchio, venne processata a Fiano per eresia e apostasia. Aveva quasi sessant'anni. La 'mia' Bellezza , negli anni del processo, era più giovane. E si innamora. In realtà, desidera una libertà differente da quella che già si è presa nella vita : amare chi vuole. Il fenomeno preoccupa chi crede nei vincoli, chi di vincoli vive e vuole che altri vivano. E'

Istantanee cinesi

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Palazzo d'estate  Beijing  In strada, a Xi'an Lungo il fiume e tra gli alberi