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Visualizzazione dei post da marzo, 2021

Quello che non so di me ~ Antonietta Gnerre

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Recensione e fotografia di Antonella Rosa Quello che non so di me. È stato un dono, oltre che un privilegio, leggere le poesie di Antonietta Gnerre in anteprima. Quello che non so di me. (S)velarsi in versi. La misura di un nome, l’eco di un “io” umano in metamorfosi. «Per non dimenticarmi chiedo perdono, / curo le cicatrici sulle mani. / Mi confesso al ramo che osserva. / Ora tutte le donne che sono stata / sono in silenzio, / le chiamo con il mio nome. / Le libero dalle parole e dai suoni / della mia vita.» Quello che non so di me. Una (r)esistenza, tra vita e arte. La (ri)nascita è nel sogno, in un’alba silenziosa in cui “tutto” è miracolosamente come deve essere. «I nostri sogni si cercano / dalle cifre delle correnti. / Ora siamo nascosti nel miracolo di un’alba. / Ogni tanto alziamo le braccia / per sentire se siamo vivi.» Matrice autobiografica. Trasposizione di un vissuto, rappresentazione di una fusione atavica tra l’Immaginazione e la Natura che ci circonda, specchio dell’Ide

La società senza dolore

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Byung-Chul Han, tra i filosofi più importanti del nostro tempo - e forse il più letto al mondo - affronta, in questo breve testo, un argomento spinoso: la fuga dal dolore, tanto diffusa nella nostra odierna società. Altri sociologi si sono dedicati al tema: da Fromm a Bauman, i grandi pensatori del '900 hanno saputo ben descrivere il fenomeno della cosiddetta "fuga dalla libertà" che, in sostanza, è fuga dalle responsabilità e dal dolore. Ogni cosa, oggi, spinge l'individuo ad eludere il rischio di soffrire.  In nome della resilienza e della reazione che nega, rimuove e supera, il dolore deve essere accantonato rapidamente.  Secondo Han, questa rapidità e questa finta sicurezza non sono che l'ennesima prigione che ci chiude al mondo. Isolato e senza quei legami che potrebbero comportare sofferenza - costruiti nel tempo, profondi e veri - l'uomo diviene facile preda del mercato. L'attuale pandemia, argomenta il filosofo tedesco-coreano, con le sue regole e