Post

Visualizzazione dei post da settembre, 2020

Carpe diem

Immagine
Fa un certo effetto attraversare le Murge fino al confine con la Basilicata, passando per chilometri di strade solitarie che appaiono, nel bagliore assolato, confinanti con terreni riarsi, la cui continuità è spezzata solo dagli scheletri delle case e dei magazzini, delle chiese abbandonate, dei contorni di masserie che il sole e il vento hanno scarnificato. Lucania dimenticata e autentica, visitata sempre di sfuggita, mai conosciuta per davvero: Melfi, da dove Federico II promulgò le sue leggi, Venosa e l’Incompiuta, dove riposano le ossa di Roberto il Guiscardo. (A Potenza i miei genitori vissero per qualche anno, il tempo di dare alla luce la loro prima figlia, mia sorella. A casa di mia madre si conservano foto di Antonella bambina in un passeggino, sullo sfondo di palazzi in costruzione, nei nuovi quartieri che fiorivano dal nulla, speranza delle generazioni sfuggite alla guerra, che non vedevano l’ora di ricominciare. Eppure qualcosa, nella ripresa della Basilicata, non ha