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M.D.

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[ Ho dimenticato le parole per dirtelo. ] Le sapevo e le ho dimenticate, e ora ti parlo nell’oblio di quelle parole. Contrariamente a tutte le apparenze non sono una donna che si abbandona corpo e anima all’amore di un solo essere, fosse pure colui che le è più caro al mondo. Sono una persona infedele. Vorrei tanto ricordare le parole che avevo messo da parte per dirti questo. Ma ecco che qualcuna mi torna in mente. Volevo dirti quello che penso, e cioè che bisogna sempre conservare per se stessi, ecco che ritrovo le parole, un posto, una sorta di luogo personale, sì, per esservi soli e per amare. Per amare non si sa cosa, né chi, né come, né per quanto tempo. Per amare, ecco che all’improvviso tutte le parole mi ritornano in mente… per conservare dentro di sé lo spazio di un’attesa, non si sa mai, l’attesa di un amore, di un amore forse ancora senza oggetto, ma di questo e solo di questo, dell’amore. Volevo dirti che eri questa attesa. Sei diventato, tu solo, l’aspetto esteriore della

Bucarest in due giorni e mezzo: cosa vedere

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Vie di Lipscani Monastero di Stavopoleos  Palazzo Reale Volevamo visitare Bucarest da un po'. L'Europa dell'Est è in piena rinascita, rispetto all'ovest "sonnolento" - e si avverte.  La Romania, peraltro, ha un PIL in continua crescita e il debito pubblico è, in proporzione, pari a circa il 35%: nulla, rispetto al 145% italiano! La sua capitale non è così economica come si crede. Il governo sa sfruttare bene i fondi europei e da poco il Paese è entrato nell'area Schengen. ● Bucarest è una città imperfetta , ma non annoia; in pieno restyling, appare vivace, ricca di contrasti, di semafori e di dehors. Il progetto di Ceausescu di modernizzare la Romania - e di fare della sua capitale una degna metropoli -, unito alla sua megalomania, portò allo sventramento del centro storico e alla creazione di immensi boulevard, che tagliano la città in lungo e in largo. Furono abbattute antiche chiese e abitazioni di epoca medioevale, perché il sogno del dittatore potes

Giuseppina Luongo Bartolini ~ Enciclopedia delle donne

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https://www.enciclopediadelledonne.it/edd.nsf/biografie/giuseppina-luongo-bartolini "Giuseppina Luongo nasce il 25 luglio 1926 ad Altavilla Irpina (AV), da Achille Luongo e Antonia Bruno, prima di cinque fratelli. È una famiglia molto unita: in casa si leggono libri di storia e si fa musica. La madre è una casalinga, donna di polso, intelligente; il padre un industriale che produce pezzi di ricambio per le macchine agricole. Giuseppina (detta Pina) segue i suoi fratelli negli studi, dedicando loro gran parte della sua giovinezza. Presto diviene sannita d’adozione; negli anni Trenta del Novecento la famiglia Luongo si trasferisce infatti a Benevento, dove Giuseppina conclude i suoi studi per poi laurearsi in Letteratura italiana presso la Federico II di Napoli. Prestissimo comincia a insegnare nelle scuole elementari, in città e nella campagne, vincendo poi il concorso come docente nelle Scuole superiori e, successivamente, quello di Preside di Scuola Media. Il ricordo dei primi an

Due giorni a Bratislava

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Se vi aspettate la capitale rutilante di un Paese in netto rilancio, resterete delusi. Bratislava è una città tranquilla, con un centro storico piccolo ma molto  armonioso, che si visita in poco più di un'oretta. Fuori dal nucleo più antico, le arterie stradali fanno da limite e allo stesso tempo da apertura verso i quartieri moderni, oggetto di poderosi interventi di riqualificazione. Bratislava è però magica, pensata per il benessere dei suoi cittadini. Deliziosa, rilassata e rilassante, non stanca chi la visita.  La cattedrale metropolitana di San Martino venne consacrata nel 1452 e fu chiesa dell'incoronazione di ben 11 monarchi, tra cui Maria Teresa d'Austria. Erano i tempi del Regno d'Ungheria e un po' del fascino del passato si respira ancora, a pochi metri dal Danubio e dalle mura della città, a ridosso delle quali si trovava il quartiere ebraico, oggi scomparso. Più ungherese che austriaca, Bratislava è elegante, sospesa nel tempo, soprattutto nelle stradi

A volte penso

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A volte penso di essere un sogno  che qualcuno si è dimenticato di fare,  il sogno nel cassetto aperto nel momento sbagliato,  il dormiveglia di una dalia d'inverno  che lascia i suoi petali  alla brina che l'uccide. Aldo Busi, L'amore trasparente ph @Tullia Bartolini 

Persone

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«Le persone più sveglie che conosco sognano di continuo. Le persone più sane che conosco fanno cose assurde, avventate, senza senso. Le più intelligenti parlano che le capiscono anche i bambini, le più forti è un sussurro la loro voce, e le più serie ridono, ridono sempre. Le più giuste hanno fatto errori che non si aggiustano e le più vive, le più vive, sono morte tante volte: e ogni volta, poi, di nuovo, di nuovo sono nate.» Enrico Galiano - L'arte di sbagliare alla grande, 2020

Essere MADRE

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“Io mi dissolvo e tu divieni reale (…) di volta in volta ti crei in me. Non siamo vivi, ricordi ? Ma è vivo tutto ciò che hai scritto (…)”.  ♡ D.Grossman