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Visualizzazione dei post da gennaio, 2014

L'Oasi dell'antica quercia - la pizzeria 'resistente'

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Ernesto Varricchio è una persona che ama sperimentare. Folgorato sulla via del lievito e della farina – come ama dire il suo amico Felice Simeone – ha cambiato vita e lavoro e ora gestisce una pizzeria. Che non è una cosa ‘qualunque’, ma un’attività che si fonda sulla passione, sulla qualità dei prodotti e sulla creatività. ‘L’Oasi dell’antica quercia’ è un ristorante-pizzeria che si trova a Benevento, in Contrada Epitaffio. Molta parte dell’arredo è opera di Ernesto, che ha una grande manualità e ama riciclare; anche il forno è stato creato da lui con una piastra rotante per cuocere le pizze alla giusta temperatura. Non finisce qui: i pomodori che usa vengono dalle pendici del Vesuvio; la mozzarella è di Agerola, così come sono selezionate tutte le materie prime adoperate: dalla zucca, alla pancia magra, al pistacchio di Bronte. La farina è di grano 100% italiano: macinata con un metodo simile a quella a pietra, quindi ricca di fibre naturali e di sali minerali, contribu

Ishmael di Daniel Quinn

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"Il problema dell'essere umano è che non sa come deve vivere". "Ishmael", di Daniel Quinn, è un magnifico libro, di quelli che è bene definire 'imperdibili' perché capace di catturare emotivamente il lettore, guardando alle cose senza patetico, grazie soprattutto a una scrittura capace di arrivare al dunque. Si tratta senza dubbio di un romanzo visionario che parla del mondo, dell'ambiente e dell'Uomo. E che appare dolorosamente attuale, nonostante gli anni trascorsi dalla sua prima edizione: avanziamo a passi spediti verso il baratro, figli del progresso, incapaci di fermarci, dice Quinn. Dobbiamo ammettere, sottolinea l'autore, che Madre Cultura ci ha mentito ('Vale di più un caffè con un amico che tutti i libri che ho letto nella mia vita', recitava il novello Cristo del film di Olmi, 'Cento chiodi'), costringendoci in gabbie fatte di menzogne. Ci ha sradicati, consegnati al dio mercato. Ci ha voluti soli, sem

Lentamente, la Cooperativa che crede nella disciplina della terra

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Ho conosciuto Donato De Marco nel corso di una lunga cena pre-natalizia organizzata nel dopo-gas, presso la libreria Masone di Benevento. Mi ha molto colpito il suo entusiasmo e la serietà dell'impegno che si è assunto, pur essendo tanto giovane. Durante l'incontro in libreria Donato ci ha parlato della Cooperativa 'Lentamente', da lui fondata assieme a un gruppo di amici. Credo fortemente che il futuro sia in questo tipo di progetti e nel recupero dei valori ad essi collegati. Mi torna spesso alla mente una canzone di Fossati, 'La disciplina della terra', che amo molto e che si adatta molto al caso. Così, ho rivolto a Donato alcune domande. Quando e come nasce l'idea di creare la Cooperativa? "Sono di Torrecuso. Mi occupo di agricoltura sociale da circa dieci anni, da quando, nel 2004, scrissi una tesi di laurea su questo argomento. Grazie a quella tesi sono poi diventato socio di una cooperativa agricola, Agricoltura Nuova di Roma, che, tra le pr