"Acero e acciaio", romanzo di esordio di Paolo Santaniello
Paolo Santaniello è uno scrittore esordiente. Si fatica a crederlo, però, vedendo quanta sagacia, proprietà di linguaggio, genialità ci sono nel suo primo romanzo, "Acero e acciaio", pubblicato da Aporema Edizioni appena un mese fa. Uno scritto di fantasia, come l'autore tiene a sottolineare, ma che attinge a fatti e personaggi realmente esistiti. Al centro del racconto, davvero ben costruito e ricco di tensione narrativa, c'è un violino, ma non uno qualunque: "(...) il legno liscio e pulito della tavola, del caratteristico abete rosso della Val di Fiemme; le venature del fondo, di acero magistralmente tagliato". Uno strumento costruito nel 1716 che diverrà oggetto di mire e complotti e che sarà anche causa di disperazione e di morte. Sullo sfondo, il secolo nuovo che, con le sue idee di progresso e di libertà, scalpita per sostituirsi al vecchio. Il mondo cambia velocemente e, sul suo incerto proscenio, si muovono artisti, collezionisti, avvent