Due giorni a Bratislava
Se vi aspettate la capitale rutilante di un Paese in netto rilancio, resterete delusi. Bratislava è una città tranquilla, con un centro storico piccolo ma molto armonioso, che si visita in poco più di un'oretta. Fuori dal nucleo più antico, le arterie stradali fanno da limite e allo stesso tempo da apertura verso i quartieri moderni, oggetto di poderosi interventi di riqualificazione. Bratislava è però magica, pensata per il benessere dei suoi cittadini. Deliziosa, rilassata e rilassante, non stanca chi la visita.
La cattedrale metropolitana di San Martino venne consacrata nel 1452 e fu chiesa dell'incoronazione di ben 11 monarchi, tra cui Maria Teresa d'Austria. Erano i tempi del Regno d'Ungheria e un po' del fascino del passato si respira ancora, a pochi metri dal Danubio e dalle mura della città, a ridosso delle quali si trovava il quartiere ebraico, oggi scomparso.
Più ungherese che austriaca, Bratislava è elegante, sospesa nel tempo, soprattutto nelle stradine acciottolate, negli scorci tra i palazzi sei e settecenteschi; i suoi abitanti si chiamano presburghesi, dall'antico nome della città.
La birra artigianale slovacca è ottima e costa meno dell'acqua; il centro storico è completamente pedonalizzato e ricco di statue in bronzo; si circola in tram e ovunque regna un ritmo lento e un senso di serenità. Si ha l'impressione che le cose funzionino. Pare che il costo della vita sia aumentato anche in Slovacchia e, in effetti, la capitale non è così economica come si crede (e come è stata al tempo del famoso divorzio di velluto dalla Cechia). Però, conversando con gli italiani che ci vivono da tempo, si viene a sapere che ci si vive bene, che la città è oggetto di inurbamento e che, dai paesini limitrofi, molti raggiungono la capitale dove il tasso di disoccupazione è bassissimo. Bratislava è un luogo attraente e ordinato, a misura d'uomo.
Slovak pub |
Konditorei Kormuth |
Saint Germain bistrot |
Pochissimo inquinamento, in centro ci si dimentica del traffico e del rumore delle auto; lo stress delle grandi capitali qui non esiste. Pochi i musei degni di nota, a dire il vero; il castello (completamente ristrutturato, pochi decenni fa, dopo un devastante incendio) merita però una visita, soprattutto per i cimeli e le fortificazioni portati alla luce e risalenti al periodo celtico. Molti i sorrisi e tanta la galanteria negli antichi caffè, nei numerosi pub e negli hotel. Da non perdere la costosa (e meravigliosa) pasticceria Konditorei Kormuth, che sembra fuori dal tempo e dove un caffè si paga circa 7,00 euro... I dolci slovacchi sono ottimi (dalla bábovka alle focacce dolci, le buchty), gustosi i pierogi e gli gnocchi di patate, i cosiddetti bryndzové halušky: noi abbiamo mangiato bene (e secondo la tradizione) allo Slovak pub, al Flag Ship e - anche se con tocchi gourmet francesi - al Bistrot Saint Germain. Si è avvolti sempre dalla giusta atmosfera ovunque e accolti sempre da larghi sorrisi 😉.
Marrol's hotel |
per le vie di Bratislava |
Hlavné náměstíe |
il Castello |
Mura del vecchio quartiere ebraico |
il Danubio |
Vale la pena fare una lunga passeggiata verso le sponde del Danubio, attraversando il lungo ponte su cui svetta il famoso Ufo, torre alta 95 metri e punto di osservazione sulla città; da lì si domina la capitale che, dall'alto, appare come un mix tra antico e moderno (per salire si paga 9,00 euro a persona). Le nuove costruzioni e i grattacieli convivono in armonia con i palazzi barocchi dai colori tenui. Tra le testimonianze del passato comunista della città, svetta il brutale ponte SNP, che fa irruzione dal quartiere moderno di Petržalka direttamente nel centro storico. Sono molti i musicisti che hanno soggiornato a Bratislava per brevi o lunghi periodi: Mozart, Listz, Rubinstein.
Per dormire abbiamo scelto il rasserenante Marrol's boutique hotel, centrale ma situato in una strada tranquilla, arredato in stile mitteleuropeo ed elegante.
Insomma, due giorni possono bastare per visitare Bratislava e... per portarla nel cuore a lungo e con gioia.
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