Salonicco, Sythonia, Pella e Verghina: cosa vedere in una settimana

A un’ora e mezza di volo da Napoli, Salonicco, luminosa e bellissima nel punto in cui si apre su Piazza Aristotele, si stende placida sul mare. Lambita dai flutti, ama la vita godereccia: le meduse affiorano sul pelo dell’acqua, mentre le auto sfrecciano veloci, in corsa verso qualche dove. 

I turisti provano a sfuggire al caldo sorseggiando i loro caffè americani, seduti, come noi, dinanzi ai bar che costeggiano il lungomare.

Città multiforme, contraddittoria, ricca di vestigia Unesco, Salonicco viene definita ‘la città che non dorme mai’: pigra, ama però la movida e il divertimento. Capoluogo della Macedonia centrale, seconda città della Grecia per numero di abitanti, punto nevralgico per i trasporti del sud-est dell’Europa, fu fondata dal marito della sorellastra di Alessandro Magno.

Segnata da sempre da una storia di invasioni, dominazioni e rinascite, oltre che da influenze bizantine e musulmane, è araba ed europea al tempo stesso. Il centro si gira a piedi, ed anche noi ci avventuriamo oltre la grande, splendida piazza Aristotele (rivisitata dall'architetto Ernest Hébrard all’inizio del secolo scorso). Dopo aver dato un’occhiata al Foro Romano, infatti, saliamo verso Ano Poli, la Città Vecchia, sopravvissuta all’incendio del 1917. Agglomerato di case vetuste, questo quartiere si spalanca però, inaspettato, sulle antiche mura bizantine, che Teodosio I costruì sul modello di quelle fatte erigere a Costantinopoli. Le mura si estendono per circa 5 km fino alla torre (Pyrgos), da cui si domina la metropoli. E' possibile trovare, in zona, bei bar con vista sulla città. Da non perdere, nel quartiere di Ano Poli, la visita al Vlatadon Monastery, costruito nel quattordicesimo secolo e patrimonio dell’Umanità: suggestivo e bellissimo, non prevede costi di ingresso. Se volete mangiare bene e calarvi nell’atmosfera giovane e festosa di Salonicco, dovete dirigervi verso sud ovest, dove sorge il quartiere di Ladadika District: luci, palazzi in restyling, musica, bei locali. Il tutto a prezzi modici che nulla tolgono alla qualità del cibo.

Città estesa, moderna, elegante, Salonicco nasconde anche quartieri desolati che vantano storie antiche. E' bella ovunque per l'anima che lascia trasparire: così simile ad Istanbul, a tratti, col suo odore di cumino, le spezie. Ma pure così occidentale e somigliante ad Atene per i colori, la vita che la anima, le difformità, la luce.

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A un’ora da Salonicco, sorge il meraviglioso sito di Verghina (12,00 euro il biglietto d'ingresso). Il nostro viaggio, dopo essere atterrati, è partito proprio da lì, tappa ineludibile. Si tratta di uno dei siti archeologici più belli d'Europa e - da solo! - vale la visita in Macedonia. Le tombe più importanti (tra cui quella di Filippo II) e gli arredi funerari rinvenuti tolgono davvero il fiato. Corone, urne, armature, vettovaglie, monili, spade, armature. Il ritrovamento risale alla fine degli anni '70 e fu opera dell'archeologo Manolis Andronikos, che comprese immediatamente di trovarsi dinanzi a una delle scoperte più importanti del secolo. Ancora si discute se sia la tomba n.1 o la n.2 a contenere i resti del padre di Alessandro Magno... Le analisi delle ossa offrono, infatti, letture discordanti. Pare, però, che Filippo II sia morto per opera di un suo amante ripudiato: come a dire che anche i più grandi si perdono, talvolta, in un bicchiere d’acqua...

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Se siete in Macedonia non potete mancare una tappa nella Calcidica. Noi siamo stati nella quieta Sythonia, ed abbiamo trovato molto carina Nikiti, situata sul lato Ovest del ‘dito’: bei lidi, mare cristallino. Le spiagge e il mare ci sono parsi davvero splendidi ovunque e degni di nota... un pomeriggio basterà per fare tutto il giro ed ammirare, anche dall’alto, le calette più belle e famose della penisola. Se invece amate il caos, le discoteche e la vita mondana, con la dovuta prudenza - dati i tempi - potete anche scegliere Kassandra, l'altro dito...

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Prima di rientrare in Italia, non potete mancare una visita a Pella, città che diede i natali ad Alessandro Magno. Il Museo che, come il sito, si erge solitario nella campagna desolata, è stato riorganizzato recentemente. Splendido e ben strutturato nel suo percorso, è ricco di mosaici, tombe, anfore, intonaci e utensili che ripercorrono la vita quotidiana degli antichi macedoni: dal cibo, alle sepolture, alla scrittura, alla vita di donne e bambini. I loro usi e la loro storia ci vengono riproposti in maniera elegante ed accurata. E' un luogo da non perdere. C'è perfino un tavolo da pranzo macedone ritrovato intatto, unitamente ad armature e a maschere funerarie di rara bellezza.

Per una sosta culinaria di livello - a prezzi davvero modici - consigliamo, in paese, Tò lemoni.

Ma adesso è giusto far parlare le immagini che forse possono dire meglio la luce, l'incanto, la bellezza della Macedonia centrale...

    

             
                                    
                              Ano Poli                                                    
              
                                    
                               Ladadika

            
            
                          Mura bizantine

             


                       
    
                   Spiaggetta di Sythonia


                                 Nikiti


                    Corona di Filippo II



Tomba di Filippo II


                                 Pella





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