"Bisogna esser sempre ubriachi. Tutto sta in questo: è l'unico problema. Per non sentire l'orribile fardello del Tempo che rompe le vostre spalle e vi inclina verso la terra, bisogna che vi ubriachiate senza tregua. Ma di che? Di vino, di poesia o di virtù, a piacer vostro, ma ubriacatevi. E se qualche volta, sui gradini d'un palazzo, sull'erba verde d'un fossato, nella mesta solitudine della vostra camera vi risvegliate con l'ubriachezza già diminuita o scomparsa, domandate al vento, all'onda, alla stella, all'uccello, all'orologio, a tutto ciò che fugge, a tutto ciò che geme, a tutto ciò che ruota, a tutto ciò che canta, a tutto ciò che parla, domandate che ora è; e il vento, l'onda, la stella, l'uccello, l'orologio, vi risponderanno: "È l'ora di ubriacarsi! Per non esser gli schiavi martirizzati del Tempo, ubriacatevi; ubriacatevi senza smettere! Di vino, di poesia o di virtù, a piacer vostro."
C.Baudelaire
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Cattedrale di Chartres |
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Castello di Ramboillet |
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Malmaison |
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Auray |
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Saint Malo |
Le foto sono state scattate da me in Bretagna, Francia, nell'estate 2012.
A volte mi chiedo cosa resterà di queste immagini...
Forse, come tutti, ho solo desiderio di fermare il tempo, di rovesciarlo, di impossessarmene.
Anche il tempo degli altri, circolare, eterno.
Per esempio, ho voluto pensare allo sguardo di Josephine Beauharnais alla finestra, quando Napoleone lasciò la Malmaison per l'ultima volta. Alla luce che si frangeva sui vetri, alla maniglia serrata, alla sua mano sudata sulla maniglia.
"Stay Foolish, Stay hungry", diceva il buon Steve...
RispondiEliminaDunque, un emulo di Baudelaire! ;-)
RispondiEliminaRimanendo invece più fedeli al termine, occorre, secondo me, rifarsi al celebre scrittore americano Charles Bukowski, che fece dell'ubriacatura un fruttuoso viatico di scrittura...
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