CAMARGUE - Il Laboratorio Edizioni (Nola) - Cinzia Caputo 02.03.2012
Ieri sera, a Benevento, Cinzia Caputo ci ha deliziati con la sua 'Camargue', raccolta di versi e di immagini.
L'ho invitata in occasione degli incontri organizzati da 'Parliamone' e dedicati alla letteratura di genere.
Con la generosità che la contraddistingue - e la verve che la caratterizza -, ci ha regalato una serata ricca di bei momenti, accompagnati da musiche e canti. Né, con lei, poteva essere altrimenti. Va detto che 'Camargue' non è la sua opera prima; in poesia, Cinzia ha già dato alle stampe la raccolta "Verso", che considero il suo 'figlio' più bello.
In 'Camargue' - una vera chicca per i collezionisti, corredata com'è dai disegni di Oreste Zevola - Cinzia regala alle parole scritte il suo viaggio interiore. Usa bene il linguaggio, stemperando e mediando le emozioni suscitate dalla terra di Sara La Nera, la Camargue, appunto; che, come lei stessa racconta, è un luogo fatto di acqua e sale, "vivo e palpitante nel delta più grande dell'Europa occidentale".
Quest'incontro era, in definitiva, una scusa per parlare di arte, di linguaggio poetico e di libertà. Le ho rivolto molte domande, in uno scambio soprattutto amicale.
Assieme alla protagonista, nella sala messa a disposizione dal Rettore del Convitto Nazionale in Piazza Roma, hanno partecipato alla serata i musicisti Francesco Guarracino, Gustavo De Lutio e Carla Punzo, nonchè i vocalist: Barbara Beth, Mariapia Laino, Eugenio Di Meo, Maria Lauro e Laurita Fachineti. Tra suoni, rimandi, versi, tamburelli e flauti, la serata ha coinvolto tutto il pubblico presente. Si ringrazia per la partecipazione il Maestro Massimo Rispoli.
L'ho invitata in occasione degli incontri organizzati da 'Parliamone' e dedicati alla letteratura di genere.
Con la generosità che la contraddistingue - e la verve che la caratterizza -, ci ha regalato una serata ricca di bei momenti, accompagnati da musiche e canti. Né, con lei, poteva essere altrimenti. Va detto che 'Camargue' non è la sua opera prima; in poesia, Cinzia ha già dato alle stampe la raccolta "Verso", che considero il suo 'figlio' più bello.
In 'Camargue' - una vera chicca per i collezionisti, corredata com'è dai disegni di Oreste Zevola - Cinzia regala alle parole scritte il suo viaggio interiore. Usa bene il linguaggio, stemperando e mediando le emozioni suscitate dalla terra di Sara La Nera, la Camargue, appunto; che, come lei stessa racconta, è un luogo fatto di acqua e sale, "vivo e palpitante nel delta più grande dell'Europa occidentale".
Quest'incontro era, in definitiva, una scusa per parlare di arte, di linguaggio poetico e di libertà. Le ho rivolto molte domande, in uno scambio soprattutto amicale.
Assieme alla protagonista, nella sala messa a disposizione dal Rettore del Convitto Nazionale in Piazza Roma, hanno partecipato alla serata i musicisti Francesco Guarracino, Gustavo De Lutio e Carla Punzo, nonchè i vocalist: Barbara Beth, Mariapia Laino, Eugenio Di Meo, Maria Lauro e Laurita Fachineti. Tra suoni, rimandi, versi, tamburelli e flauti, la serata ha coinvolto tutto il pubblico presente. Si ringrazia per la partecipazione il Maestro Massimo Rispoli.
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