'Amata nobis' a Caserta

Sotto l'egida dell'Auser di Caserta, presso la Libreria Feltrinelli, ho presentato il mio romanzo 'Amata nobis', giovedì 18 febbraio.
Mai vista una pratica tanto solitaria quanto la scrittura, eppure così rivolta all'esterno! Scriviamo perché desideriamo che la nostra 'creatura' faccia un suo percorso dentro altre vite, attraverso altri occhi.




Bellezza Orsini, stavolta, ha trovato una calda accoglienza tra le braccia di Vanna Corvese, poetessa casertana dalla bella energia, e di Nadia Marino, scrittrice della quale ho avuto modo di apprezzare più di un romanzo.


Da sinistra, con Vanna Corvese e Nadia Marino


Nel corso della presentazione si è parlato di scrittura e di riparazione; di volontà di dar forma e ordine al mondo (Calvino). Ma, soprattutto, si è discusso di vicende umane, come quella che riguardò la 'strega' sabina, esperta d'erbe ed accusata di spergiuro e vilipendio della croce. Il dramma, quello vero, sta tutto nell'attualità del contenuto.
Poco è cambiato - e i fatti di cronaca lo confermano - rispetto ai tempi bui dell'Inquisizione. Ancora oggi, chi persegue verità e giustizia, chi pretende un posto libero nel mondo, è destinato a scontrarsi con le strette maglie dell'istituzione e della società, o con la follia di chi non ti vuole affrancato. Bellezza pagò il suo prezzo e molti, ancora oggi, vengono emarginati perché disobbediscono. Ricordare questi 'irregolari' serve a dar speranza a chi ancora vuol credere e combattere per una società più giusta. Perché la storia non affondi - anche la storia personale degli individui, che poi fanno quella generale - nel 'resto di niente' di cui così bene seppe scrivere Striano.


Ringrazio tutti gli intervenuti: le mie relatrici, l'amica Iris Olivieri, ma anche Anna Parente, che ha portato i saluti dell'Auser e delle Piazze del Sapere, unitamente a Paolo Russo, per il prezioso supporto.




"Placare la cocienza, scaricarsi dalle responsabilità, è un giochetto di molti, è una strategia anche della moderna società, che T.B. descrive bene, con sapiente ponte epocale, con traslazione letteraria e storica di una vicenda fatta di sopraffazioni in nome di non ben identificati pluslavlori....Bellezza, donna delle mille vite, dalle mille storie, dall'anima nobile, cameo da leggere tutto d'un fiato".
Enza Nunziato, recensione su 'Il Messaggio d'Oggi', gennaio 2016.

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