Christian Mirra e Cielo Libre

"Chi non conosce la propria storia è destinato a riviverla".






Alcuni momenti dell'incontro. Le foto sono di Alessio Masone.
http://www.artempori.it/artempori/2015/01/07/christina-mirra-e-cielo-libre-illustrazioni-e-fumetto-per-le-poesie-dei-prigionieri-politici-argentini/

Ecco, di seguito, il testo dell'articolo apparso sul sito di Art'Empori.

Potrebbe essere questo l'esergo dell'incontro dello scorso venerdì 3 gennaio, organizzato nei locali della libreria Masone di Benevento e dedicato a "Cielo Libre - Imaginar la Libertad", raccolta di poesie dei prigionieri politici argentini. Un periodo tremendo, quello della dittatura militare in Argentina (1976-1983) , periodo che conta circa trentamila desaparecidos, oppositori che non hanno più fatto ritorno a casa.
Christian Mirra, autore dei disegni a corredo delle poesie, è stato ospite della serata e ha ricordato come già Hitler avesse fondato la politica dell'olocausto sulla 'dimenticanza': quella, appunto, che - a dire del folle dittatore - aveva consentito di rimuovere l'entità della strage degli Armeni. Invece no. Invece occorre ricordare i luoghi e i tempi in cui gli uomini sono morti sotto il peso delle ingiustizie, scegliendo di correre enormi rischi in nome della democrazia e della libertà. Adoperando la carta delle sigarette - permesse nel carcere duro inflitto agli oppositori - i messaggi dei prigionieri uscivano all'esterno attraverso un sistema ingegnoso e terribile: le feci. Molti di quei versi - che sono grida di accusa, denuncia, ma anche specchio di immensa disperazione - sono pervenuti alle famiglie dei prigionieri e sono stati raccolti e pubblicati nel 1981 da José Luis Tagliaferro, oppositore costretto, in quegli anni, a rifugiarsi in Italia. Ora Josè Luis vive a Montevideo e si è collegato in diretta Skype con l'affollata sala della Libreria.
"Non si pensi che la storia sia chiusa: solo quello che non comprendiamo si può archiviare davvero", scriveva Peter Hoeg in un suo famoso romanzo. In quante parti del mondo avvengono ancora enormi iniquità, quanti uomini pagano con la vita il loro senso di giustizia e di uguaglianza? Nell'era di internet e dell'interconnessione il vero dovere è ricordare, perché le cose smettano di accadere. Christian Mirra (autore de "Quella notte alla Diaz. Una cronaca del G8 a Genova", Guanda Editore), ha dialogato con gli ospiti offrendo la sua esperienza e il tratto geniale dei suoi disegni. Vive da tempo in Spagna e si è detto orgoglioso della sinergia nata con Josè Luis Tagliaferro nel rieditare l'opera presentata. I diritti umani non passano mai di moda, come il senso di eguaglianza e di libertà che è dentro ognuno di noi. "Siamo doppi, complessi, sta a noi far prevalere ciò che è giusto, equo, ciò che ci rende migliori. Nessuno dei familiari dei desaparecidos si è mai vendicato, anche dopo la caduta del regime", ha detto Tagliaferro. E ha aggiunto: "Anche questo vuol dire scegliere la parte più sana di noi, per costruire il futuro".
Per saperne di più su Christian Mirra e sul progetto di Cielo Libre, cliccate qui:
http://christianmirra.com/

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