Sette giorni a Lefkada

Un ponte mobile lungo 50 metri collega Lefkada alla terraferma, appena superata la fortezza di Santa Maura, oggi in stato di abbandono. Un largo fossato e cannoni in bronzo ricordano il dominio dei veneziani sulle isole dello Ionio.

Luogo montuoso e selvaggio, ricco di scogliere di roccia bianca, a Leucade (o Lefkada) la poetessa Saffo trovò la morte. È giugno e i ritmi sono pigri, una signora affacciata al davanzale di una finestra pettina un gatto e non risponde al mio saluto. 

A quanto pare, quest'isola attrae non solo gli amanti del mare ma anche gli appassionati di escursioni. È montuosa e ricca di biodiversità: vigneti, uliveti, rocce multicolori, odore di macchia mediterranea. Corbezzoli, erica, mirto, cipressi, ginestre che esplodono di giallo sui declivi.

Omero parlò di Lefkas che, però, non fu la Itaca di Ulisse, come scavi recenti hanno dimostrato. Posta a ovest della Grecia continentale, bagnata dal mar Ionio, è facilmente raggiungibile dell'Italia.

Lefkada Town, a venti minuti di distanza dall'aeroporto, è il capoluogo  sin dal 1684. Diversi terremoti,  l'ultimo nel 1953, che sollevò l'isola di 60 metri, l'hanno più volte devastata. Resta l'incanto delle sue stradine strette, dei tetti di tegole e delle case color pastello rivestite di legno e lamiera. Nei cortili e all'interno delle abitazioni crollate a causa dell'ultimo sisma, sorgono oggi piccoli bar e locali di fascino.

L'esplorazione della costa inizia da Porto Katsiki, spiaggia di culto tra le più fotografate di tutta la Grecia: acque di cristallo, sabbia di ciottoli. Un vero spettacolo. Un'alta, imponente scogliera, nessun lido, ma un bar posto a ridosso della gradinata che porta al mare. Il parcheggio costa 9,00 euro al giorno e si può mangiare un' insalata greca che viene servita in spiaggia a 10,00 euro.


Adatta alle famiglie, Agios Nikitas offre invece negozietti, bar, locali e appartamenti dove dormire. Ogni cosa è a portata di mano; forse la spiaggia non è tra le più belle di Lefkada (appare piccola e poco suggestiva), ma è comoda e - appunto - ben servita anche dai taxi che partono direttamente dalla città.

Vasiliki, invece, è ideale per gli amanti del windsurf, poiché è battuta da un vento che viene denominato Eric. Camminando sulla riva si incontrano bar e lidi e si possono raggiungere antichi mulini, usati in passato dalla gente del posto per la molitura del grano proveniente dalla Russia.



A Kathisma Beach si può trovare una lunga spiaggia e splendide strutture, tra cui il Copla: bella musica, ottimo cibo, si  possono utilizzare i servizi offerti (doccia, spogliatoi, piscina e idromassaggio) pagando solo 10,00 euro per un ombrellone e due lettini.

Non distante da Lefkada Town sorge Nydri, villaggio di circa 800 abitanti dove si concentra la vita notturna dell'isola e da dove partono molte delle escursioni verso le isole vicine (tra cui Skorpios, isolotto poi venduto dalla famiglia Onassis a un magnate russo). Lì si consumò - letteralmente - l'amore tra la vedova Kennedy e Aristotele Onassis. Bella la passeggiata sul molo, dove Adonis e altri vendono giri tra le isolette, con attracco di un'ora a Cefalonia e grigliate in spiaggia. Sono molti i negozi, i locali, i ristoranti, gli hotel e i bar presenti a Nydri. Però, a mio avviso, l'atmosfera è da vacanzificio e non c'è il fascino discreto che si avverte a Lefkada Town.

Maggiore bellezza e intimità si respira al Monastero Panaghia Faneromeni, edificato nel 1634 e più volte distrutto dai terremoti. Pace, preghiera, serenità, aiuole e una vista meravigliosa sulla costa ad Est dell'isola. Nella saletta predisposta per i visitatori e i fedeli si offrono lukumi e larghi sorrisi.




Le spiagge più affascinanti di Lefkada si concentrano sul lato occidentale, come quella di Megali Petra. Ad est ce ne sono alcune - Desimi, per esempio- che vengono consigliate dalle guide di viaggio, ma che noi non abbiamo visitato.

Suggerisco di dormire a Lefkada Town solo se si alloggia in un hotel con parcheggio; in piena estate potrebbe essere difficile trovare posto per l'auto; è preferibile evitare i ristoranti gourmet e scegliere le tradizionali taverne. Generalmente, comunque, a Lefkada non si mangia benissimo... 
Meglio accontentarsi e fare lunghe passeggiate costeggiando il Wooden Bridge che, al tramonto, si tinge di rosso e di viola.
Il mare Ionio è soggetto ai capricci del vento, lo sappiamo: noi abbiamo trovato un libeccio che ha portato mareggiate.

Lefkada è accogliente, pulita (almeno a giugno) e vive di ritmi lenti e pacifici.
Temo però che, in alta stagione, sia da evitare a causa del sovraffollamento.

Resta - piuttosto - una splendida scelta in periodi più calmi dell'anno: ha una natura rigogliosa - una gioia per lo sguardo e per i sensi -, profuma di narcisi e ginestre ed è difficile non amarla.
Va bene per tutti coloro che vogliono respirare un'atmosfera autentica e imparare a conoscere le isole Ioniche. 













 

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