nel blu
Il primo bagno di questa estate l'ho fatto gettandomi da uno scoglio di Torre Pozzella, tra i granchietti che sgusciavano via veloci e le alghe che mi fluttuavano tra le dita dei piedi.
Lo scoglio era appuntito e si allungava verso il mare aperto ma, per qualche ragione che ignoro, non ho avuto alcun timore di affacciarmi sul blu, sbilanciata verso un desiderio che mi rincorreva da mesi, dopo tanta clausura.
L'acqua era gelida e immobile e il mio colorito lasciava molto a desiderare, oscillando tra il pallido e l'olivastro. Non me n'è fregato niente della cellulite, dei chili di troppo, della pancetta che spuntava dagli slip del costume. Mi sono mostrata al mondo così com'ero, felice e indifferente.
Lo scoglio era appuntito e si allungava verso il mare aperto ma, per qualche ragione che ignoro, non ho avuto alcun timore di affacciarmi sul blu, sbilanciata verso un desiderio che mi rincorreva da mesi, dopo tanta clausura.
L'acqua era gelida e immobile e il mio colorito lasciava molto a desiderare, oscillando tra il pallido e l'olivastro. Non me n'è fregato niente della cellulite, dei chili di troppo, della pancetta che spuntava dagli slip del costume. Mi sono mostrata al mondo così com'ero, felice e indifferente.
E' di nuovo estate, mi sono detta, e la parola ESTATE è deflagrata dentro di me come mai prima. Estate, estate, estate, ho ripetuto, e nuotavo e respiravo e guardavo il mio corpo confondersi col blu, galleggiare sul blu, essere il blu.
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