Inganno, di Philip Roth
Il protagonista di "Inganno" è uno scrittore cinquantenne che soffre di mal di schiena cronici, sessuomane e narcisista. Da tempo tradisce sua moglie con una trentenne, anch'essa sposata. È, dopotutto, un uomo simpatico, colto, intelligente. Alla sua amante fa un sacco di domande, chiede, ma non svela molto di sé. Lei, l'amante, è prigioniera di un matrimonio avvilente e dei ruoli che una moglie di solito finisce con l'incarnare. E' stanca, annoiata. Suo marito ha un'amichetta e lei non ha il coraggio di divorziare. Philip c'è, si incontrano nello studio di lui: scrivania, sedia, poltrona, un computer e un tappetino dove lo scrittore - che, come detto, soffre di mal di schiena cronici - fa esercizi e incontra le sue donne. Sono dialoghi serrati, che si svolgono prima e dopo gli amplessi. Dialoghi sinceri , soprattutto, che non richiedono filtri, tra due adulterini stanchi delle loro finzioni quotidiane, con compagni a cui sono l egat