Benevento Braille 2019: premiata la scrittrice Alessandra Oddi Baglioni


Il 21 giugno, presso la Rocca dei Rettori di Benevento, si è svolta la quarta edizione del Premio Braille, che ha visto premiata Alessandra Oddi Baglioni con il suo “Un cannolo per lo sceicco”, pubblicato da Dario Flaccovio Editore.
Un libro davvero ‘gustoso’, ben scritto, corredato da ricette arabo-sicule: ma delizioso anche per le atmosfere che sa ricreare (siamo nella Sicilia dominata dagli Arabi, intorno all’anno mille, al tempo dello scontro da Normanni ed Arabi) e per la storia che racconta, che è quella, fiabesca,  della nascita del cannolo siciliano. Quattro ragazze vengono rapite per entrare a far parte dell’harem del sultano Kalid. Grazie ad Hala, maestra e cuciniera dell’harem, impareranno l’arte della resilienza, traendo una possibilità di riscatto dalla loro condizione.


Alessandra Oddi Baglioni

La Oddi Baglioni, coniugata, due figli, nonna di cinque nipotini, non è nuova a pubblicazioni e si definisce scrittrice ‘in ritardo’ (nel senso che ha scoperto tardi la passione per la scrittura). E’, soprattutto, una lettrice forte. “Il mio nome è rosso, di Pamuk, è il romanzo che più mi ha condizionato e che mi ha fatto dire: perchè non provare a raccontare anch’io una storia?”, ci ha svelato nel corso della serata.  Attiva nell'ambito dell' associazionismo femminile e nelle battaglie per i diritti civili, nei suoi scritti la Oddi Baglioni affronta spesso le tematiche legate al femminile, "Anche se non credo", sottolinea, "a una scrittura cosiddetta di genere. La scrittura e l'Arte, in generale, devono essere capaci di trasmettere valori universali".  Il legame tra cibo e territorio è una tematica che la intriga molto, come si può evincere leggendo il testo premiato. Alessandra concilia con successo il suo ruolo di imprenditrice (è, attualmente, a capo di Confagricoltura Donna e ha convertito ad agricoltura biologica un'azienda di famiglia) con quello di autrice. “Nel testo", ci dice, "rivisito la leggenda della nascita del cannolo siciliano, dolce tanto conosciuto ed amato, che pare risalga addirittura all’epoca dei romani. D’altronde, la Sicilia ha dato tanto alla nostra nazione, anche in termini culinari”.

Alessandra cura anche un blog, che consiglio a chi volesse conoscerla meglio: alessandraoddibaglioni.blogspot.com.

Il tema scelto per la quarta edizione del Premio Benevento Braille era ‘Gusto al buio’, per esaltare appunto il senso del gusto, capace di portare all’avvicinamento di culture, individui, realtà, anche molto diverse tra di loro. Pensiamo appunto alla contaminazione di cui è stata oggetto proprio la cucina siciliana e all’arricchimento che ne è conseguito.

Il Premio Benevento Braille (nato dalla volontà di Dario D’Auria, presidente della Giuria) cresce sempre di più, quale importante iniziativa sul territorio  destinata ai non vedenti. Enza Preziosa e Paola Tranfaglia hanno letto alcuni brani tratti dal romanzo, dopo i saluti istituzionali del vicesindaco Mario Pasquariello. Paola, in modo particolare, ha letto il testo della Oddi Baglioni tradotto in braille, emozionando non poco il pubblico presente.

Tra gli sponsor del Premio, segnaliamo ‘La Guardiense’, che ha dedicato ai presenti una ‘Cena con l’Autore’ e un’ottima Falanghina aromatica, definita ‘vino da lettura’.


Un momento della premiazione

Dario D'Auria con l'autrice


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