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Visualizzazione dei post da 2018

Tre giorni a Bordeaux

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Atterriamo in Aquitania sotto una pioggia battente, la Garonna scorre limacciosa e si perde in mille rivoli nelle campagne, in larghe pozze d’acqua tutt’intorno al capoluogo, nelle stesse terre che, in estate, si riempiono di colori e di vita. Col bus dall’aeroporto, in circa tre quarti d’ora, arriviamo a Bordeaux, dalle parti di Piazza Gambetta, largo spiazzo in pieno restyling. Poi, una lunga passeggiata ci porta fino ai giardini pubblici, bellissimi d’ocra e di rosso, lucenti di pioggia. Giardini pubblici Dormiremo in una maison d’hotes talmente bella da diventare parte integrante del viaggio (guesthouse "La Course"): baguettes fresche al mattino, marmellate fatte in casa, spremute d’arancia, tutto perfetto e completamente diverso da quello che si prevede per sabato: i  gilets jaunes in rivolta contro le politiche del governo.  Nel quartiere in cui siamo, Chartrons , i tumulti previsti per il fine settimana non ci raggiungeranno; locali particolari, bistrot,

Divagazioni sul tema del "doppio"

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Susan Sontag Interrogandomi sul tema del doppio - è stato argomento di un incontro del gruppo "Leggere mette le ali" - ho ripensato alle domande che i libri hanno spesso attivato in me. Le dicotomie che sentivo dentro affondavano le loro radici nel mio rapporto col 'primo mondo', ossia col materno e con ciò che avrei dovuto essere.  Nell'osservazione di me stessa e degli altri è arrivato qualche aggiustamento, l’accettazione dei miei limiti e lo smussamento di ciò che aveva a che fare col mio carattere e col mio temperamento. Dunque ho compreso che, mentre si naviga a vista, osservare può essere davvero utile.  Da ragazzina mi imbattei in Susan Sontag per caso. In un suo scritto l'autrice affrontava il tema del ‘doppio’ (tema che allora era, per me, ancora qualcosa di indistinto, perso nella nebbia delle mie riflessioni acerbe). Ritagliai da una rivista un primo piano della S. e incollai la pagina sull'anta dell’armadio della mia camer

Angelo Nenna per 'Leggere mette le ali'

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Ancora un contributo, questa volta in poesia, da parte di un membro del nostro gruppo 'Leggere mette le ali' .  Lui è Angelo Nenna e i suoi sono versi ritrovati tra le pagine di un libro letto un pò di tempo fa. O forse ieri.  Angelo è un lettore forte, viaggiatore curioso, in bilico tra luoghi, immagini e parole. Quel che conta Quel che si perde Quel che si nasconde Ombre cinesi su di una tela bianca Origami dimenticati Come foglie lacere da calpestare e far volare via. Angelo Nenna

E' tutta colpa di Tabucchi se stasera scrivo - di Antonella Rosa

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La scrittura offre al lettore un ordine possibile, l'occasione di comprendere l'esistente attraverso lo sguardo di un altro, di vivere, leggendo, mille vite differenti.  Lettrice 'forte', sensibile e travolgente divoratrice di testi, membro del gruppo 'Leggere mette le ali', di cui è animatrice e colonna portante, Antonella Rosa ci propone queste sue riflessioni che hanno a che fare con i libri, con gli autori, con la ricerca di sè e con la conoscenza, la stessa che la spinge a vivere appassionatamente.   #leggeremetteleali Nella foto, un autoscatto di Antonella Rosa [L'essenza si cerca oltre l’aspetto strettamente visibile di una fotografia. È quel che Roland Barthes mi spiega con la sua "camera chiara", tra studium e punctum il mio equilibrio esistenziale, bilancio la realtà con il quid che mi colpisce, che agisce sul mio inconscio e lo "ferisce". Dal comodino, però, mi strizza l'occhio Claudio Marra, att

Bellezza immeritata

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Tutto questo era ciò che altri avevano voluto prima di lei. Generazioni di donne e di uomini delle quali non restava che un vago ricordo. Vita passata: lo scorcio di un giardino, la ghiaia di un cortile, l'odore pungente di gelsomini piantati chissà quando, chissà da chi. Era la bellezza ereditata, immeritata, che faceva da sfondo alla sua infanzia. Che, molto presto, si sarebbe congelata in un ricordo. Una pienezza che avrebbe respirato,   a dispetto di tutta la vita che sarebbe venuta dopo.

Leggere mette le ali

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Inauguriamo oggi una sezione aperta del blog, in cui ospiteremo gli interventi di amici ed amiche affetti da incontenibile 'libridine'. Canalizzeremo, in questo spazio, tutte le nostre comuni passioni, l'oggetto dei nostri ragionamenti, l'incanto delle nostre scoperte, gli innamoramenti letterari, gli incontri, i magnifici inciampi, la nostra ricerca del bello e del vero. A presto con i nostri interventi e, per ora, cin!

I.

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Di alcune persone, il ricordo è collegato a vicende necessarie e importanti. Abbiamo fatto largo alla loro presenza negli spazi che non siamo soliti aprire, gli abbiamo affidato i nostri affanni. Oggi ho pensato a te e a quando ti ho vista la prima volta.  Ma le date si accavallano, io ero troppo giovane e tu madre di quattro figli, forse avevi l'età che ho io adesso ed eri in preda a un dolore recente.  * Un pomeriggio entrai in cucina (raccoglievo le briciole dai mobili, riordinavo i panni stesi sul tavolo dove tu stiravi) e ti trovai che piangevi. Mi risultò semplice consolarti, forse non aspettavi altro,  raccontavo a me stessa storie che neppure immaginavo (ero pur sempre stata un'alunna diligente) e tu volesti credermi, perché ne avevi bisogno. Eri una donna semplice ma, allora, non potevo comprendere quanta forza ti avesse richiesto essere solo una moglie, e una madre. Ho del tuo volto un ricordo approssimativo e bello, come di una foto in bian

Amina Ingaldi e la BdT a Benevento

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Classe 1966, beneventana doc, Amina Ingaldi è stata mia compagna di banco durante i beati anni del Liceo. Non ci siamo mai perse di vista e non abbiamo mai perduto la capacità di ridere di noi stesse. Durante il mio incontro con lei, avvenuto qualche giorno fa davanti ad un buon caffè, il concetto di Tempo è stato l'argomento centrale, perché Amina è un vulcano e, da quando la conosco, non ha smesso di  sognare. Impegnata nel sociale, non le ha mai mandate a dire; ha fatto parte della Giunta Mastella dal giugno 2016 al marzo 2017, prima eletta tra le donne e, tra i due generi, la terza eletta su quattro liste di coalizioni. Un consenso davvero significativo. Si è occupata delle Politiche della famiglia e dell'infanzia con delega, tra l'altro, anche alla Mobilità. Ho voluto rivolgerle alcune domande. - "Credo nell'associazionismo, non quello radical chic, sterile, di nicchia. Io ho bisogno di produrre, il resto non fa per me". - Dopo l'

Costa brava in sette giorni: cosa vedere

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Una settimana in Costa Brava, con l'idea di  evitare i luoghi troppo frequentati, i locali alla moda e le spiagge prese d'assalto dai turisti.  Partiamo con un piccolo bagaglio a mano e tanta curiosità. Abbiamo scelto un'auto con navigatore e ci siamo muniti di cartina e di qualche buona lettura per consolidare i nostri percorsi. Abbiamo voglia di scoprire i luoghi dove visse Salvador Dalì e dove la gioventù hippy, negli anni '60, andava a vivere seguendo ritmi lenti e trasgressivi... Dunque si parte, è giugno ed ancora pare non sia scoppiato il grande caldo, neppure in terra iberica... GIRONA (sabato e domenica)   - La base di partenza è stata Barcellona, dopo un volo da Napoli di quasi due ore. Da lì, fittata un'automobile, siamo partiti alla volta di Girona:  circa 102 km di autostrada, poco più di un'ora e mezza di percorrenza senza buche, con l'unico inconveniente dei pedaggi autostradali che, contrariamente al resto della Spagna, i