Da Malaga ad Almeria, coast to coast: cosa vedere in una settimana



Il nostro viaggio alla scoperta della Costa Tropical inizia da Malaga , dove atterriamo con il bagaglio a mano e con le indicazioni per raggiungere l'hotel. Malaga non ha, a nostro avviso, la bellezza abbagliante di altre città andaluse, ma è comunque una città appassionata, vitale, ricca di tesori moreschi. Così, pur avendo scelto un hotel dotato di parcheggio vicino alla stazione dei treni, per poter ripartire quanto prima l'indomani con la nostra auto affittata per l'occasione, decidiamo di ripassare in velocità le stradine acciottolate del centro storico, perdendoci tra locali e tapas, senza mancare una visita al Museo di Picasso (il biglietto d’ingresso costa E.7,00 e vi troverete, tra l'altro, le ceramiche dell'artista e diverse  opere giovanili, come i ritratti di Olga, il suo amore russo).

Il giorno dopo si parte per Nerja, deliziosa città sul mare. Un bagno sulla spiaggia di Calahonda (mare agitato, ma bello) e poi centrifugato di frutta in un bar prima della piazza, per arrivare al Balcon d’Europa che, di sera, diventa spettacolare. A noi è capitata una luna piena che ci ha emozionati. Mercatini, locali illuminati, ottimi ristoranti, per tutti i gusti (meglio preferire quelli più ‘autentici’, dove è possibile mangiare dell’ottimo pesce): di sera Nerja si accende. Facile trovare parcheggio (gratuito) e anche buoni alberghi (il nostro è stato trovato all’ultimo minuto su Booking, a un prezzo estremamente conveniente, El Toboso). Tra Malaga e Nerja, purtroppo, abbiamo visto 60 km di autostrada (non ci sono pedaggi, in Spagna) che si sviluppano tra cementificazione e serre plastificate. Peccato… 

Nerja


  
 Al mattino si riparte per Frigiliana. Meglio visitarla prima di una certa ora… I bar sono meno affollati, parcheggiare è estremamente semplice e – nella stagione estiva – fa meno caldo. E’ ancora Costa del Sol, ma qui si respira grande armonia. La cura dell’arredo urbano nei minimi dettagli, la vicinanza col mare e la bellezza dei vicoli, ne fanno un pueblo blanco tra i più belli dell’Andalusia. Vale assolutamente una visita. 


Frigiliana


Da Nerja, nel pomeriggio, ci spostiamo verso Almunecar, in direzione Almeria, spostandoci dunque verso la Costa Tropical. Il paesaggio cambia, diventa selvatico: scogliere a picco sul mare, spiagge indimenticabili (segnalo Playa Rijana e Playa Marina, tra le più belle), disturbate da serre in plastica che saranno una presenza costante durante tutto il percorso. L’occhio non ci si abitua: la bellezza della Sierra è interrotta dalle chiazze bianche della plasticoltura, che sono come un pugno nello stomaco. Almunecar è la meta dei tanti nord europei in cerca di luce e sole: tempo bello 320 giorni l’anno, scarsi rovesci di pioggia, mare a un passo da tutto. Peccato che la città sia davvero brutta, senza coerenza architettonica, frutto di disastri strutturali che, però, non tolgono fascino alle spiagge, lunghe, luminose, da percorrere nella luce azzurro-rosata del mattino. Dormiamo all’hotel Casablanca. Stile moresco e prezzi medio bassi, camera comoda con vista mare. Mi chiedo cosa resti dell’epoca dei mori, perfino la Cattedrale è stata restaurata in modo approssimativo. Ma almeno, qui, le serre non raggiungono le spiagge… 

Playa Marina

Spiaggia di Almunecar

Da Almunecar a Salobrena bisogna percorrere la 340, senza allontanarsi dalla Costa. Salobrena vanta un’Alcazaba (l’antica fortezza moresca) davvero bella e merita una visita anche solo per questo, senza trascurare un giro nei suoi vicoli stretti e una sosta nella deliziosa piazzetta a ridosso della fortezza stessa, con tapas o assaggio di paella da La Botica, localino fascinoso, con cementine recuperate e tavoli all’aperto. 

Sosta veloce nella soleggiata Salobrena e poi ci spostiamo verso Almeria (Costa d’Almeria). Anche qui, vista mare stupenda, Sierra meravigliosa (alle spalle dell’autostrada c’è un deserto, quello di Tabernas), atmosfera magica ma sempre intervallata dalla plasticoltura. In piazza San Jose’ parcheggiamo l’auto (costo medio E.13,00 al giorno), dopo aver percorso la bella strada che costeggia il Porto, con aiuole curate e bei palazzi novecenteschi. Ci dirigiamo, accompagnati da un signore gentilissimo, entusiasta della città in cui vive, verso l’Aire Hotel ed Ancient Bath, un albergo stupendo con vista sulla Piazza Vecchia, sull’Alcazaba e sul Castello di San Cristobal. La prenotazione è stata effettuata approfittando di un’offerta sul sito di Booking e ne siamo felicissimi. Utilizzeremo anche lo sconto del 25% sulla Spa, previsto per gli ospiti dell’hotel, per cromoterapia, calidarium, tiepidarium, aromaterapia, sauna e - alla fine – ottimo massaggio. 
Almeria è una città andalusa tra le più nascoste e interessanti. Clima caldo, due settimane di pioggia all’anno, mare a portata di mano (Cabo de Gata e tutte le spiagge meravigliose che ti aspettano al di là del Capo! Noi abbiamo visitato Playa de Los Genoveses, riserva naturale, e la spiaggia di San Josè, che non consigliamo, anche se attrezzata). 

Almeria, vista sull'Alcazaba

Playa de Los Genoveses

Almeria, scorci

Casa Puga, Almeria

La città è in pieno restyling: piazze rimesse a nuovo, estrema pulizia delle strade, giardini curati, localini affascinanti (per le tapas, consiglio Casa Puga, per un pasto marocchino, l'ottima Teteria Almedina),un boulevard – con il Mercato comunale– degno di una grande città. Meglio evitare la zona del Barrio della Chanca, caratteristico per il suo mercato ma che, pur raccontando una storia importante (si tratta dell’antica medina araba), è ancora lontano da un recupero urbano dignitoso. L’Alcazaba di Almeria – da sola – merita la visita della città. Fatelo al tramonto (la visita è gratuita) e non resterete delusi. Il viaggio si conclude percorrendo a ritroso la strada che ci ha condotti fino alla Costa d’Almeria. 

Decidiamo di visitare Velez Malaga e di passare lì la notte. Velez Malaga non ha attrattive particolari, a parte la ben tenuta Alcazaba, retaggio moresco di cui, in verità, è rimasto ben poco. La zona del centro storico è carina: vicoli stretti, chiesette, nulla però di indimenticabile. Passare la notte all' Hotel Cortijo Bravo è, invece, tutta un’altra storia. Dal terrazzo lo scorcio notturno su Velez è stupendo, l’hotel è bellissimo e la vista sui vigneti, gli alberi da frutto e la vallata, sono davvero da sogno. Se passate da quelle parti, prenotate una camera lì e fate anche un bagno in piscina, bellissima come tutta la struttura. Servirà a ricaricarvi per il prossimo viaggio che, da veri pellegrini, penserete subito di organizzare…


Vista dall'Hotel Cortijo Bravo

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