Tinos , perché scegliere quest'isola autentica e bellissima

Prologo: mentre stai per atterrare a Mykonos, vicinissima appare, nell'azzurro fondo dell'arcipelago, l'isola di Delos. Disabitata, patrimonio dell'Umanità, piccola e misteriosa, quest'isola è una propaggine severa della contigua isola dei divertimenti. Da Mykonos, infatti, Delos si raggiunge con un aliscafo che può attraccare solo in assenza di venti forti. Ma noi eravamo a Tinos e così, da lì, potevo solo osservare Delos come in un sogno, mentre leggevo di miti e di antichi tesori, dei riti dedicati ad Apollo, di un passato glorioso che il destino capovolse in modo tragico...
Nelle Cicladi è così: nascono grandi amori, promesse di ritorni. Vieni sferzato dal vento, che frusta i capelli e secca la pelle, corteggiato da un mare freddo e limpido che è stato salpato tante volte, affrontato da generazioni di naviganti...

A Tinos ci accolgono Spyros e la sua compagna e subito prendiamo l'auto che abbiamo affittato per girare l'isola, che è grande e spalmata su innumerevoli colline. Dormiamo in una casa che si trova a pochi passi dal villaggio di Triantaros. E' una sistemazione su più livelli, imbiancata a calce, molto 'greca': bellissima nella sua semplicità.





Dalla base si parte subito per visitare Tinos town, che è ad appena quattro chilometri di distanza, ma prima ci fermiamo a consumare qualcosa in una taverna di Triantaros, "Oi lefkes", posta lungo la strada, dove sosteremo più volte nel corso della vacanza. Si mangia bene - come ovunque sull'isola - il clima è rilassato, i tramonti dal terrazzino splendidi.

Tinos town - tanto vituperata, a leggerne sui social - è invece una cittadina portuale vivace, piena di gente, con una via dello shopping (religioso), ma anche ricca di bei localini nascosti nei vicoli (negozi, bar, taverne). Vanta numerose pasticcerie storiche in cui vale la pena far più di una sosta e alcuni dei migliori ristoranti dell'isola, dove è bene mangiare una 'taramosalada' da leccarsi i baffi...Perché Tinos è l'isola delle Cicladi dove il km zero impera: direttamente dall'orto alla tavola, e il sapore dei piatti è unico, incredibile, memorabile. Ecco, di seguito, alcuni ristoranti che consiglio: Marathia http://www.marathiatinos.gr/(Agios Fokas), Malamatenia (in pieno centro), Itan Ena Mikro Karavi (a ridosso del porto), To Thalassaki https://suitcasemag.com/travel/explore/restaurant-review-to-thalassaki-tinos-cyclades-greece/. In Grecia, ricordatelo, si mangia (bene) a tutte le ore...

Al mattino dopo - e per tutte le mattine a seguire - si parte alla conquista dell'isola, villaggio dopo villaggio, emozione dopo emozione: tra i più belli, ricordo Kardiani, Dyo Choria, ma anche Volax, Pyrgos, Agapi, lo stesso Triantaros, ognuno con una sua caratteristica, ma sempre col platano centenario al centro della piazza e le antiche lavanderie dove le donne si riunivano, chiacchieravano e si riparavano dal sole...Tutto intatto, autentico, se non fosse che tante case vengono, di anno in anno, ristrutturate, riportate all'antica bellezza, ampliate...
La grande ricchezza di Tinos è la sua morfologia: dalle colline si godono panorami mozzafiato. Mykonos pare un suo prolungamento, tanto è vicina. Viziosa e rutilante, Mykonos di notte si illumina, tira tardi, bellissima: merita senz'altro una visita, magari quando è meno affollata e più autentica, in altre stagioni dell'anno.
A Tinos non bisogna mancare la visita a Loutra e al suo centenario convento delle Orsoline, dove abbiamo incrociato un'anziana signora in vacanza parlante un ottimo francese: è stata un'allieva della scuola e la lingua che le hanno insegnato non l'ha più dimenticata!

- Ristorante 'Malamatenia', nel cuore di Tinos town -

- Kardiani Village -

- Loutra, Convento delle Orsoline -

(Una felicità tutta greca...)

- Una delle innumerevoli chiese dell'isola -

A Kardiani c'è in affitto una casa fantastica che abbiamo visitato, complice la proprietaria, una simpatica signora ateniese di professione architetto. Una dimora davvero bellissima , con vista mare mozzafiato. Fittandola in gruppo, anche se il prezzo non è per tutte le tasche, si potrebbe prendere in considerazione ( https://www.airbnb.it/rooms/7924947 ).
Il mare è limpido, cristallino, di sera si tinge di rosa e azzurro, gradevole anche quando soffia il meltemi (in due settimane dio Eolo ci ha graziato, con soli due giorni di vento). Ho molto amato la spiaggia di Kionia (dove credo sia conveniente fittare una casa, per la vicinanza con la Chora e il porto): ampia e ben servita. Ma anche le spiagge a sud est dell'isola meritano (almeno quelle facilmente raggiungibili, se non si sceglie di inerpicarsi sui costoni). Il prezzo medio di due lettini e ombrellone è di appena 5,00 euro. Bellissima Kolimpithra, visitata in un giorno di bonaccia, dove c'è anche una trattoria in cui si mangia, tanto per cambiare, benissimo.

Kolimpithra

Agios Romanos

Kionia

Tra bagni salutari, belle passeggiate, cibo di altissimo livello perchè sano e genuino, Tinos ha da offrire quanto di meglio sia possibile alle Cicladi. Mostre d'arte moderna (a Kambos vive con la moglie uno dei più grandi artisti greci viventi, Kostas Tsoklis, cui è dedicata una mostra d'arte permanente) e piccole, deliziose taverne (entri per un caffè greco e ti offrono le arance caramellate che stanno preparando in quel momento, in un effluvio di pura gioia, com'è successo ad Agapi , con 'H Kamara Tou Agapiou', vedi foto sotto).

- Taverna ad Agapi -

Insomma, scegliere Tinos vuol dire decidere di mangiare bene, respirare bene, farsi scompigliare i capelli dal meltemi, rincorrere il proprio cappello ogni volta, non avere caldo, godere di panorami unici (la vista su Syros, tra l'altro, è di quelle che non dimentichi) e di tramonti fantastici, conoscere persone splendide, respirare un clima di autentica spiritualità, fare bagni in un mare trasparente e pulito, tornando a casa abbronzati e felici. Di ragioni ce ne sono, insomma, per amare Tinos e la Grecia tutta.

 - Di lontano, svetta Exomvurgo, l'antico capoluogo -




- Kardiani Village - 


- Agapi Village - 

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