'Sehnsucht', con Marco Cupellari e Céline Roucher

"Il problema dell'essere umano", mi dice Marco Cupellari, "è il desiderio".
'Sehnsucht', spettacolo prodotto dal Perpetuo Mobile Teatro (http://www.perpetuomobileteatro.eu) su testi dello stesso Marco, ha come tema centrale proprio questo.
E' la struggente storia di un uomo che sogna di volare perché la realtà - così come gli appare - non lo soddisfa. In un crescendo di emozioni, lo spettacolo si concentra su due personaggi che, in fondo, si assomigliano. Lei, la signorina della neve, rincorre ciò che le sfugge, quello che non c'è e, forse, non potrà esserci mai. Lui (Marco Cupellari, maestro del teatro fisico, acrobata, meravigliosa figura scenica), è alle prese con i calcoli matematici che gli consentiranno, a suo dire, di volare. La realtà viene deformata dal nostro sguardo, secondo il principio di Heisenberg e di indeterminazione, e lui non ha dubbi sulla possibilità di superare i limiti imposti dalla fisica. Se, appunto, la realtà non esiste, se possiamo modificarla osservandola, allora potremmo anche volare. Così lui ci prova, disperatamente, senza mai demordere. Un inizio di spettacolo che è già al suo finale: perché, come abbiamo detto, i desideri sono ciclici e non hanno un vero approdo. Lei Céline Roucher, di cui abbiamo già parlato in questo blog: http://tulliabartolini.blogspot.it/2015/02/continua-la-nostra-passeggiata.html),   in attesa di un aereo che non parte, s'innamora dell'uomo e si offre di tradurre per lui dei testi in lingua straniera.
Disperata, cede all'incanto di un amore impossibile, attende il ritorno dell'uomo anche quando tutto è già accaduto, s'immerge nelle querimonie quotidiane, indaffarata a rimettere in ordine le cose, a ristabilire un senso anche dove non può esserci.




Alcune immagini dello spettacolo. In scena, era possibile vedere anche Dario Miranda, autore delle musiche, col suo contrabbasso

"L’obbiettivo della compagnia di cui faccio parte", dice Marco, "è creare spettacoli teatrali di alta qualità che superino le tradizionali categorie del teatro. Vogliamo dar vita a un linguaggio multidisciplinare, capace di comunicare contenuti complessi nel modo più diretto e semplice possibile. Esploriamo il grottesco, per cercare di includere le contraddizioni e forzare i conflni tra commedia e tragedia. Così, deformando la realtà, proviamo a illuminarne il senso profondo".
I personaggi, in scena, hanno sul viso maschere comiche, mentre parlano un linguaggio disperato: ma pure sperano, e s'affidano al desiderio di superare se stessi.
Nel volo, nell'inabissarsi e nella risalita, c'è, in fondo, anche la grande sfida dell'Arte, la ricerca della bellezza, il vero senso del viaggio.

Marco Cupellari

(Marco Cupellari si è laureato in Arti e Scienze dello Spettacolo all’Università La Sapienza di Roma; nel 2009 si è diplomato alla Scuola Teatro Dimitri (CH) con un bachelor in Physical Theatre e, nel 2012, sempre in Svizzera, ha conseguito un Master of Arts in Theatre. Dal 2001, lavora come attore e regista sia con compagnie sperimentali come il Teatro Furio Camillo di Roma o il Teatro dei Venti di Modena, sia con realtà più tradizionali come il CTB teatro stabile di Brescia, sotto la direzione di Cesare Lievi. Nel 2011 il suo progetto Master Sehnsucht è stato premiato come miglior spettacolo allo Skena Up international festival (Pristina). Come insegnante ha condotto corsi e laboratori in Italia, Svizzera e Stati Uniti; collabora come docente esterno con l’accademia Teatro Studio di Benevento e la scuola di doppiaggio Good Academy).

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