Ishmael di Daniel Quinn

"Il problema dell'essere umano è che non sa come deve vivere".


"Ishmael", di Daniel Quinn, è un magnifico libro, di quelli che è bene definire 'imperdibili' perché capace di catturare emotivamente il lettore, guardando alle cose senza patetico, grazie soprattutto a una scrittura capace di arrivare al dunque.

Si tratta senza dubbio di un romanzo visionario che parla del mondo, dell'ambiente e dell'Uomo. E che appare dolorosamente attuale, nonostante gli anni trascorsi dalla sua prima edizione: avanziamo a passi spediti verso il baratro, figli del progresso, incapaci di fermarci, dice Quinn.

Dobbiamo ammettere, sottolinea l'autore, che Madre Cultura ci ha mentito ('Vale di più un caffè con un amico che tutti i libri che ho letto nella mia vita', recitava il novello Cristo del film di Olmi, 'Cento chiodi'), costringendoci in gabbie fatte di menzogne. Ci ha sradicati, consegnati al dio mercato. Ci ha voluti soli, sempre più incapaci di legami. Ha svilito ogni principio, eliminato il peso e il valore della saggezza antica; ha distrutto il nostro rapporto con la terra e, soprattutto, con le Leggi della Natura. 

Un testo come questo, non a caso, non verrà mai proposto tra i libri scolastici. Avrebbe invece molto da insegnare ai ragazzi, senza avere la pretesa di proporre verità assolute.
Perché questo libro non mente. E non mente il suo autore quando ci dice, a lettura finita, che si tratta di qualcosa di più di un romanzo.

Leggetelo, scaricatelo da internet, inviatelo alle persone a cui volete bene. Fatelo girare, commentatelo, discutetene.

Quinn non è certo l'unico scrittore ad aver avuto uno sguardo lungo, capace di cogliere l'essenza di ciò che sta accadendo al mondo. Esiste un'ampia letteratura che si è occupata e si occupa di questioni simili; e molti film, cortometraggi, romanzi e saggi. Ma di 'Ishmael', e della sua 'umanità', vi innamorerete come capita di rado, e solo con i grandi libri.

(Daniel Quinn nasce nel 1935 nel Nebraska, Usa. 'Ishamel' gli ha fatto conseguire un Award nel 1991. Si è autodefinito 'critico culturale' poichè, attraverso le sue opere, ha messo in luce le falsità scientifiche e le fallaci logiche dei sistemi culturali mondiali. Nel 2012 ha pubblicato la raccolta di racconti 'At Woomeroo').

Commenti

  1. Quello che hai scritto in questo post mi rimanda ad altro concetto: la nostra cultura, la nostra religione ci hanno insegnato ad amare gli altri, dimenticandoci di noi stessi. Ed è forse questo il più GRANDE INGANNO, il più GRANDE CRIMINE a cui non possiamo porre rimedio. L'amore è per l'anima come l'acqua per l'essere vivente... ma i sepolcri imbiancati hanno voluto che noi trascurassimo la nostra anima, negandole il miglior nutrimento per darlo ad altri.

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    1. per quinn l ' uomo non sa come deve vivere , così si affida ai diktat esterni...esistono invece , dice sempre quinn, leggi interne alla natura da cui lui non può prescindere , se vuole salvare quella che può definirsi 'anima'...

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    2. ... infatti, non avendo letto il libro, non ho potuto far altro che rimandare il ragionamento ad altro concetto. In effetti, avrei dovuto evitare di commentare il post.

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  2. Dov'è possibile trovare il libro in italiano???
    Anche non cartaceo…
    Grazie mille!

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  3. Da ' un 'occhiata al sito www.artempori.it. Cerca e vi troverai questo stesso mio post e , in fondo , allegato , il testo completo. Se hai difficoltà, te lo invio a mezzo mail. Buona lettura !

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