Deserére - a proposito di un trasloco

Lasciare, abbandonare i posti. 
'Deserére', da cui deriva la parola deserto, vuol dire proprio 'essere abbandonati'. 
Mentre riponevo alcuni oggetti negli scatoloni, ho provato a mettere in ordine i pensieri. Ho ripensato a tutta la vita passata in questa casa, ai bei momenti, agli incontri, al desiderio di ricominciare che, sempre, mi ha accompagnata, come una forma di resilienza. Rimangono foto, libri, annotazioni a margine. Il ricordo di sere d'estate, con il balcone della sala spalancato sulla strada e l'idea che tutto fosse - finalmente - a posto. I passi dei miei figli ancora piccoli, le loro tenerezze, l'odore di cucinato quando era inverno e si dormiva tutti assieme per gioco, per tenerci al caldo, per allegria. Le sere un pò tristi, quando si cercava nei libri la sola risposta possibile. Mia madre che correva da me quando m'ammalavo, il grande letto in cui m'abbandonavo a feroci dormite. E le risate con le amiche, i loro nomi, i volti giovani, le loro parole che ho amato tanto. Poi la neve, come un'epifania: di corsa giù per le scale, a inciampare, a ridere, assieme ai miei ragazzi. 
Abbandonare i posti vuol dire portarsi dietro tutto questo: parti di un mosaico che si comporrà alla fine.


 

Commenti

  1. "La vera vita è altrove..." sosteneva Arthur Rimbaud, poeta che conosci certamente meglio di me...

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